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Fedez indagato per diffamazione aggravata: “colpa” delle rime dedicate a Pietro Maso

by Ilaria Paoletti
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Fedez Maso

Roma, 28 sett  – Il beniamino dei buoni del mondo Fedez è indagato a Roma nientemeno che per l’accusa di diffamazione aggravata. L’accusa gli è stata mossa da Pietro Maso, famoso per aver ucciso entrambi i genitori nel 1991, ma che non gradisce l’essere menzionato in uno dei suoi pezzi.

Fedez e l’accusa di Maso

Maso ha scontato una pena ad oltre 30 anni di carcere: nel 1991 ha ucciso entrambi i suoi genitori. L’accusa di diffamazione è legata ad una denuncia presentata nei mesi scorsi dall’avvocato difensore di Maso, Alessio Pomponi, e ha al proprio centro il pezzo No Game-Freestyle pubblicato proprio da Fedez nel giugno scorso. Nel brano, il signor Ferragni se la “prende” proprio con Maso.

Il “flow” del signor Ferragni

“Flow delicato, pietre di raso, saluti a famiglia da Pietro Maso” si sente rappare Fedez nel pezzo “la vita ti spranga sempre a testa alta come quando esce sangue dal naso”. Questo, in soldoni, il passaggio contestato dall’assassino. “È richiamata in maniera esplicita la drammatica vicenda personale e processuale che mi ha visto coinvolto” scrive Maso nella denuncia, stando a quanto riporta Il Messaggero – e che, a distanza di anni e di un faticoso e doloroso percorso personale sono riuscito a superare”.

Per l’ex detenuto non c’è niente da ridere

Secondo Maso, uscito dal carcere nel 2015, le espressioni utilizzate da Fedez “riferite e riferibili in maniera chiara, diretta ed esplicita al sottoscritto, appaiono oggettivamente diffamatorie e non possono essere certamente ricondotte all’uso di immagini forti appartenenti al genere musicale o alla cifra artistica degli autori, ovvero a vicende personali assimilabili”. Secondo l’ex detenuto la”libertà di espressione e di manifestazione del proprio pensiero, anche e soprattutto nel caso di specie… non può determinarsi in modo da ledere l’onorabilità altrui, atteso, vi è più, che la vicenda che ha interessato il sottoscritto, ad oggi, non assume alcun interesse in termini di attualità e rilevanza storica”.

Ilaria Paoletti

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2 comments

fabio crociato 28 Settembre 2021 - 7:22

La possibilità all’ oblio per entrambi è importante, per il primo è un diritto, per il secondo, perenne libero cantaballe, è un dovere.

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Prof. Massimo Sconvolto 7 Novembre 2021 - 10:29

Purtroppo la massa dotata unicamente nella quasi interezza di forma mentis mnemonica, la più utile per chi comanda la più inutile per la sopravvivenza, ricorda sempre e solo le stronzate (ex art. 21 Costituzione).

Dubito che certi figure che giustamente auspichi vengano dimenticati lo saranno. 🙁

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