Home » Evadevano il fisco per finanziare terrorismo islamico, 10 arresti a L’Aquila

Evadevano il fisco per finanziare terrorismo islamico, 10 arresti a L’Aquila

by admin
1 commento

L’Aquila, 7 set – Blitz antiterrorismo a L’Aquila. Stamattina all’alba i carabinieri del Ros e i finanzieri del Gico del capoluogo abruzzese hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 10 persone – 8 tunisini e 2 italiani. Tra gli arrestati figura anche l’imam della moschea Dar Assalam di Martinsicuro, nel Teramano, e una commercialista italiana. Per tutti le accuse sono di reati tributari e di autoriciclaggio con finalità di terrorismo. Con i proventi dell’evasione fiscale finanziavano attività terroristiche, e il traffico di tali attività di finanziamento toccava tutta una serie di passaggi transitori, in Germania, Belgio e Inghilterra fino ad arrivare in Siria.

Fondi per Al-Nusra

Le ingenti somme, distratte tramite alcune società, erano destinate in parte al finanziamento di attività legate all‘organizzazione radicale islamica “Al-Nusra”, e in parte finivano nelle tasche di Imam residenti in Italia. Uno di essi era già stato condannato in via definitiva per associazione con finalità di terrorismo internazionale. E’ tutt’ora in corso il sequestro di liquidità e immobili per un ammontare di oltre un milione di euro. L’indagine è coordinata e diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia ed Antiterrorismo di L’Aquila.

“Uccidiamo i loro figli”

Le intercettazioni telefoniche relative all’indagine non lasciano alcun dubbio sulle attività legate al radicalismo islamico dei coinvolti: “Che botta però a Parigi [riferendosi agli attentati del novembre 2015 al Bataclan, n.d.a.], eh… mi tengo la mia opinione per me e me la tengo nel cuore”, si legge tra le carte. “Non è la questione credere o non credere, se ti è piaciuta o non ti è piaciuta. Con loro che uccidono i nostri figli noi uccidiamo i loro figli, con loro che uccidono le nostre donne noi uccidiamo le loro donne”. E anche: “In Siria ci sono vari gruppi e non bisogna unirsi al gruppo sbagliato. I migliori sono Al Nusra e Fateh Al Islam – sostiene uno degli intercettati –  che sono appoggiati da Stati come Qatar e Arabia Saudita. Ci sono altri gruppi che non si sanno comportare, Al Nusra invece è l’esercito dell’Islam, è un’organizzazione buona”.

Cristina Gauri

You may also like

1 commento

Cyrus Basile 8 Settembre 2019 - 2:58

il re di napoli stara’rivoltandosi ancora una volta sotto terra. chi mai avrebbe immaginato che il suo secolare regno dopo che è stato spolpato dal nord ora permette a rifiuti umani di fare gli affari loro in una povera terra martoriata dall’ emigrazione causa mancanza lavoro mentre questi dannati per i secoli scorsi hanno costretto questa gente a costruire case su inaccessibili montagne senno’ sbarcavano i musulmani (ovvero gli stessi)distruggevano massacravano e deportavano gente per il mercato degli schiavi. maledetta europa che hai deciso senza un referendum se volevamo mischiarci con la razza peggiore della terra, oppure se c’era bisogno di persone perche’ non richiamare i nostri ex migranti che adesso vivono nei barrios e nelle favelas oppure oppressa sempre dal dittatore comunista di turno, e poi in sudamerica causa sovrapopolazione, delinquenza (ex schiavi africani) e mancanza di lavoro la gente scappa a piu’ non posso. quella gente è il nostro sangue e divide con noi cultura e religione. maledetto garibaldi

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati