Fondi europei strutturali, Fondi sociali europei per favorire l’occupazione, Fondi europei strutturali a sostegno della politica agricola dell’Unione, e molti altri fondi finanziari messi a disposizione del nostro paese che non utilizziamo. E dire che dopo Polonia e Spagna il nostro è il terzo paese membro a ricevere più soldi comunitari e sale al secondo triste gradino del podio tra quelli che ne usano di meno, peggio di noi fa solo la Romania che si aggiudica la medaglia d’oro dei becchi e bastonati.
Ma come mai l’Italia non riesce ad attingere a questa sorta di miniera d’oro? Scontiamo agli occhi della Commissione europea, l’organo di vigilanza riguardo le spese comunitarie che può decidere di bloccare i finanziamenti, innanzi tutto l’incapacità progettuale delle amministrazioni nazionali e locali, che spesso neppure prendono in considerazione i fondi ad esse destinati. Ma non mancano le lacune nella gestione e le pesanti irregolarità non rettificate nelle dichiarazioni di spesa degli enti di casa nostra.
L’Italia sarà costretta per venti anni causa Fiscal Compact a trovare 50 miliardi per l’Ue e per il Meccanismo europeo di stabilità (MES) abbiamo già sborsato 15 miliardi, ma in compenso, a titolo esemplificativo, non riusciamo a sfruttare neppure i 2 miliardi di euro del “Programma Attrattori Culturali 2007-2013”, che Bruxelles ha stanziato per migliorare l’offerta culturale nelle Regioni del Sud ma che torneranno indietro al gentile mittente perché l’Italia non è stata capace di presentare progetti adeguati per spenderli. Anzi, i progetti pare non siano stati proprio realizzati, mentre Pompei e il patrimonio culturale del Mezzogiorno cadono a pezzi. Per non parlare dei 20 miliardi, non esattamente un pugno di fiorini, stanziati nel 2013 nell’ambito del Fondo europeo (Fep) per sostenere il settore della pesca e che anch’essi tornano nelle casse dell’Ue perché non sfruttati.
Insomma, becchiamo il bastone e buttiamo la carota.
Eugenio Palazzini
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[…] periodo di programmazione si è chiuso nel 2013, con l’Italia in cronico ritardo. Dei più di 50 miliardi assegnati al nostro paese, infatti, ne risultano spesi molto meno della […]