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Gli immigrati della Vos Thalassa tra poche ore in Italia, Salvini: "Chi ha sbagliato va in galera"

by Lorenzo Zuppini
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Roma, 11 lug – Nonostante le scintille tra i ministri del governo sulla questione immigrazione, il vicepremier e numero uno del Viminale Matteo Salvini tira dritto per la sua strada e afferma: “Se qualcuno ha fatto qualcosa che va contro la legge appena sbarca in Italia finisce in galera”. Il riferimento è agli immigrati che sono in procinto di arrivare in Italia a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera. In tutto si tratta di 67 persone, tra pakistani, sudanesi, libici e ghanesi, soccorse dalla nave Vos Thalassa. Una volta a bordo hanno aggredito il personale italiano quando hanno visto arrivare una motovedetta libica, per evitare di essere dati in consegna alle autorità libiche che li avrebbero riportati indietro.
A scatenare la rivolta che ha messo in serio pericolo di vita l’equipaggio della nave che lo ha salvati, sono stati un ghanese e un sudanese che sono stati individuati dai marinai della Guardia Costiera italiana e saranno sottoposti a indagine non appena toccheranno terra. Al termine di una giornata convulsa e ricca di polemiche, a Palazzo Chigi si è svolto un mini vertice tra il premier Conte e i ministri dei Trasporti Toninelli, degli Esteri Moavero Milanesi e della Difesa Trenta, al termine del quale Toninelli ha confermato la linea dura del governo. I clandestini a bordo della nave Diciotti verranno fatti sbarcare, anche se ancora non si sa in quale porto, dopodiché “i responsabili delle minacce di morte all’equipaggio dell’imbarcazione Vos Thalassa saranno fermati e arrestati”.
E a proposito dello screzio con il ministro della Difesa Trenta, Salvini minimizza e afferma: “Sui migranti il governo lavora e agisce con una voce sola. Un conto è la forma, un conto è la sostanza”. E a proposito degli appuntamenti futuri, tra cui il vertice di Innsbruck di domani, Salvini spiega: “Vedrò il presidente del Consiglio e avremo i 10 punti di interesse italiano che sottoporrò ai miei colleghi. Vedrò prima il collega tedesco, poi quello austriaco, poi il collega francese e vedremo finalmente di portare a casa qualche risultato concreto per la sicurezza degli italiani, cosa che negli ultimi anni non è stata fatta”.
Anna Pedri

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