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Il ministro Trenta contro Salvini: "La parola accoglienza è bella. Respingimenti è brutta"

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 11 lug – Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta si mette di traverso rispetto alla linea del governo sull’immigrazione, criticando apertamente il Viminale. In un’intervista ad Avvenire, la Trenta è più che esplicita circa il chiudere i porti all’immigrazione clandestina: “La strada è regolamentare, non chiudere. La parola accoglienza è bella, la parola respingimenti è brutta. Poi accogliere si può declinare in mille maniere. E si può, anzi si deve, legare accoglienza a legalità”. E non finisce qui, il ministro della Difesa infatti in merito alla linea dura contro le Ong, che lucrano sul traffico di immigrati, dice “basta a una eccessiva demonizzazione che non mi convince e non mi piace. C’è una maggioranza di organizzazioni luminose. Poi c’è anche qualche mela marcia che sfrutta l’emergenza migranti per fare business. La sfida – lo ripeto – è coniugare accoglienza e rigore. E capire che a volte si agisce per il bene e non sempre si arriva al bene. Soprattutto se manca un’azione coordinata”.
Insomma, nel governo si apre una nuova frattura. Dopo le tensioni di ieri tra il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini e la Trenta per lo stop imposto dal Viminale anche alle navi militari che trasportino immigrati, fonti della Difesa sono intervenute con un comunicato stampa per chiarire che “non c’è alcun caso” tra i due ministri e, soprattutto, che “il governo rema unito e compatto verso la stessa direzione”.
Ma poi, con l’intervista ad Avvenire, si è riaperto lo scontro: “Ho guardato cento volte le foto di migranti e ho pensato sempre una cosa: una famiglia che mette un figlio su un barcone sperando di regalargli la vita va solo aiutata“, dice convinta la Trenta.
Dalle pagine del quotidiano della Conferenza episcopale italiana (strenuo difensore dell’operato delle Ong), il ministro della Difesa manda un messaggio forte e chiaro a Salvini: “Il Mediterraneo è sempre stato un mare aperto e continuerà ad esserlo. L’apertura è la sua ricchezza“. E ancora, a proposito degli immigrati, afferma: “C’è il diritto di assicurare un asilo a chi fugge dalla guerra. E il diritto di arrivare e trovare un lavoro“.
Ma la posizione della Trenta a quanto pare non sarebbe in contrapposizione con il governo. Ad assicurarlo è lo stesso ministro, con un post su Facebook: “All’interno di questo governo, come è naturale che sia, possono esserci sensibilità diverse, ma remiamo tutti nella stessa direzione”. Sensibilità a parte, tuttavia, su Ong e accoglienza le divergenze appaiono evidenti. Fa specie, in tal senso, che l’ammutinamento – chiamiamolo così – arrivi proprio da ambienti militari.
Adolfo Spezzaferro

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6 comments

Burgesium 11 Luglio 2018 - 9:52

Le 2 domande che determineranno la nostra vita o la nostra morte poste dal Dio Europa: vuoi tu Italia diventare il campo profughi europeo, che già fisicamente e senza nostri costi hai il muro naturale delle Alpi , oppure vuoi che ti facciamo la ristrutturazione del debito pubblico togliendo ad ogni cittadino la ricchezza accumulata dai nonni, padri, tu medesimo? L’Italia non ha alternative o una soluzione o l’altra. Io preferisco la ristrutturazione del debito. Comunque, se i politici decideranno che dobbiamo diventare il campo profughi, il nostro debito pubblico sarà sempre lì ad incombere su altre decisioni fondamentali. Quando si parla del debito pubblico, che ci rende schiavi, la colpa non è mai di nessuno! Ecco, si devono prendere tutti gli esponenti politici che hanno predicato ed attuato il debito enorme e metterli in una storia, raccontata ogni giorno, come gli individui più pericolosi avuti nella storia d’Italia. Quelli che attualmente NON vogliono la ristrutturazione del debito, sono quelli che si esaltano per l’accoglienza !!

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blackwater 11 Luglio 2018 - 10:31

ricorderò a proposito di questo ministro (già “ufficiale” dell’Esercito) il commento di un mitico Comandante degli INC del “Nono”,nonchè della Brigata Paracadutisti (non esattamente
favorevolissimo) come riportato qualche settimana fa proprio dall’eccellente Primato Nazionale:
“Hanno la faccia come il c**lo. Completeranno la distruzione delle Forze Armate con queste incompetenti allo sbaraglio. D’altronde ormai è un dato acquisito: se non sei donna non puoi fare il ministro della Difesa“.
NB ci aveva proprio visto giusto,il nostro INC.

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angelo 11 Luglio 2018 - 11:16

Ma che bello sarebbe vedere le navi della marina con un bella bandiera della pace e magari organizzare anche delle feste di accoglienza sul molo… se non fossero stati rimossi i campi d’accoglienza che nei primi anni 2000 erano posti nelle zone chiave sul continente africano in modo per evitare migrazioni di massa non saremmo nella condizione di dover respingere.
Le organizzazioni luminose erano li ad accogliere tutti per poi far passare i rchiedenti asilo in possesso dei requisiti (cosa tra l’altro non sempre semplice da valutare) o respingere ( come fanno tutti gli stati civili) chi non ne aveva , trattenere e segnalare alle autorità chi aveva commesso reati o potenziali criminali che ora lavorano bellamente nelle nostre città europee trasformate in ghetti.
A scusa delle tante “primavere” queste luminose associazioni sono state fatte sgomberare per mancanza di sicurezza, per non parlare del fatto che la guardia costiera libica (e non solo) ha dovuto fare da spettatore, quindi l’unico filtro che funzionava abbastanza bene è stato tolto spostando tutto sulle nostre coste.
Credo che il nostro governo faccia bene a dialogare con i governi interessati per rimetterli in gioco comeparte attiva e le organizzazioni luminose dovrebbero tornare sulla terra ferma e fare il loro lavoro sul campo e non fare da taxi perchè è inutile (o utile a pochi) e 18 anni di immigrazione scellerata lo hanno dimostrato.
Continuiamo a spendere soldi per fare missioni di peacekeeping cercando da una parte ad insegnare alle popolazioni a riprendersi la propria vita e dall’altra ne spendiamo altrettanti per traghettarli da noi dove tra l’altro il lavoro non c’è a meno che non si tratti di sfruttarli e i numeri ci sono.
Io non sono un esperto come il ministro della difesa, ma respingerli e riportarli sulle coste di partenza ha due vantaggi significativi per tutti.
Il primo è che passi il segnale che finalmente si torna a collaborare nell’nteresse delle vite umane e il secondo è che tutti gli attori tornino a recitare il proprio ruolo rinsaldando e rinnovando i protocolli di lavoro nel tempo.
Se ci fosse stato il giusto rigore, una politica interna mirata alla crescita economica legata ad incentivare le nascite delle famiglie italiane, non dovremmo sentirci dire che abbiamo bisogno di immigrazione (ius soli) per pagare le pensioni, avere classi scolastiche a maggioranza straniera che è giusto e bello, questo è razzismo e populismo.
Non siamo seduti sulla nuvola di Gibran…i popoli europei non sono razzisti per semplificazione, ma vogliono mantenere la propria identità come tutti i popoli del mondo e sono stanchi di essere presi in giro.

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Raffo 11 Luglio 2018 - 10:02

Questa , donna o uomo che sia , è una penosa miracolata dell’ultima ora,incompetente e raccomandata , stia con i vescovi e ci resti…….. Chiesa veramente ignobile. Se questo è un ministro , chi mai pascolera’ le greggi in collina…….domanda inquietante, risposta facilissima.

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Gheennae 12 Luglio 2018 - 1:31

Il ministro della difesa avrebbe dovuto lasciare le proprie inclinazioni “umanitarie/religiose” fuori dalla porta, tenendo fede al giuramento prestato da qualche settimana (“agire in esclusivo interesse dell’Italia”) ed attivare il G.O.I. per sterilizzare la minaccia preservando l’incolumità del personale e dell’imbarcazione battente bandiera Italiana(da norma suolo Italiano).Sempre che ci sia stata realmente una minaccia e non sia tutta una farsa “montata ad arte” per sbarcare in Italia. Comunque sia, hanno creato un pericoloso precedente che porterà ad emulare i “facinorosi”, per ottenere che si concludesse il viaggio pagato alle organizzazioni criminali alla meta prefissata, ovvero l’Italia, con altri danari sottratti alle fiscalità generale che entreranno nelle casse dei soliti noti e meno noti per il business dell’accoglienza.

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Di Maio smentisce Savona: "Non vogliamo uscire dall'euro" 31 Gennaio 2020 - 4:32

[…] Salvini, schierandosi addirittura con Saviano. Oltre a Fico, però, anche il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha sollevato critiche verso l’operato del Viminale. A tutto questo si aggiunge ora anche lo scontro tra Luigi di Maio e Paolo Savona sull’uscita […]

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