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"Il 25 aprile tutti a Todi". Fiano lancia la mobilitazione contro centrodestra e CasaPound

by Davide Romano
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Todi, 23 apr – Emanuele Fiano il “talebano” dell’antifascismo, il pasdaran che passerà alla storia per essersi intitolato la battaglia per vietare gli accendini del duce, ha un nuovo nemico: Antonino Ruggiano. Il sindaco di centrodestra di Todi, eletto anche con i voti di CasaPound, l’ha fatta “grossa”, negando il patrocinio del Comune all’Anpi per le celebrazioni del 25 aprile. “Una manifestazione unitaria a Todi” è stata la pronta risposta del neo rieletto deputato del Pd, lanciando dal suo profilo Facebook la proposta di marciare sulla cittadina umbra perché “stavolta si è superato il limite”. Una manifestazione per difendere l'”onore” dei partigiani, i quali sentendosi oltraggiati, hanno definito la scelta di Ruggiano un “fatto grave e senza precedenti”.
Già perché a l’Anpi, abituata a dettare legge e a rilasciare patenti di antifascismo e costituzionalità a destra e a manca, non sono piaciute le parole del primo cittadino tuderte, intenzionato a “predisporre un programma delle celebrazioni, che sia quanto più istituzionale possibile, evitando, quindi, di aderire a programmi e celebrazioni che abbiano una impostazione di parte“. Ai partigiani essere considerati di “parte” proprio non è andata giù. O più correttamente il fatto che la loro parte, quella di una visione ai limiti del fanatismo della resistenza, che va ben oltre i meriti storici, e di un antifascismo militante che li porta ad intervenire attivamente nella politica contemporanea a 73 anni di distanza dal 1945, non sia quella di tutti.
“Alla Giunta rispondiamo che si, certo, siamo di parte e saremo sempre dalla parte dell’antifascismo ma si può celebrare il 25 aprile stando da un’altra parte?”, si chiede l’Anpi. E intanto l’appello di Fiano non sembra essere caduto nel vuoto, visto che già hanno risposto il deputato umbro del Pd Walter Verini e Daniele Ognibene, consigliere regionale del Lazio di Liberi e Uguali. “E’ impensabile che un Sindaco eletto anche con i voti di CasaPound possa ignorare la festa del 25 Aprile”, spiega Ognibene. “Invito quindi tutte le Regioni d’Italia, i Comuni, le associazioni tutte a contrastare il germe del fascismo prima che si allarghi a macchia d’olio, non dobbiamo dimenticare che i dittatori nacquero per negligenza e sottovalutazione. Ora e sempre Resistenza”.
Davide Romano
 

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2 comments

Nicoletti Roberto 23 Aprile 2018 - 6:08

È finita la pacchia comunisti di merda

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Filippo 23 Aprile 2018 - 6:11

Vi ricordo che la signora Bold… Ha detto…. I migranti sono i nuovi partigiani… In pratica saranno quelli che verranno sostenuti mantenuti armati e ci uccideranno in modo codardo. “la storia si ripete” si sente spesso dire… Ma qui siamo al ridicolo esistenziale.

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