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Il sindaco di Ancona nega la sala a CasaPound: "Sono fuori dal confronto delle idee"

by Davide Di Stefano
15 comments

Ancona, 2 feb – L’antifascismo marchigiano ha un nuovo paladino. E no, non parliamo di Laura Boldrini, né di don Vinicio Albanesi e nemmeno del sindaco di Pesaro Matteo Ricci, passato alla storia per aver negato la sala ad un disabile “fascista”. Questa volta la parte della censura democratica la svolge il sindaco (lì ancora non è arrivato il politicamente correttissimo “sindaca”) di Ancona, Valeria Mancinelli del Pd, che in ossequio ai principi democratici ha pensato bene di negare la sala al segretario nazionale di un movimento che concorrerà alle elezioni del prossimo 4 marzo in tutti i collegi d’Italia. “L’autorizzazione all’uso della sala non è stata data perché quella è CasaPound“, ha tagliato corto senza troppi giri di parole la Mancinelli.
Nessuno spazio per Simone Di Stefano, al quale non sarà permesso di presentare il suo programma politico legalmente depositato al Viminale, nonostante la sala fosse stata già pagata dai militanti di CasaPound attraverso un bonifico al Comune. Ma il sindaco se ne frega e va avanti per il proprio cammino, illuminato dal faro della pregiudiziale antifascista: “Le posizioni che esprime CasaPound non fanno parte di una normale dialettica di confronto delle idee“, parole queste della Mancinelli, che ricordano un po’ quelle di Lucia Annunziata, rivolte proprio a Simone Di Stefano in trasmissione con l’accusa di “dire quello che non pensa” (mentre le idee quelle “cattivissime” non verrebbero enunciate di proposito).
In piena campagna elettorale il sindaco del Pd la “butta in caciara” facendo appello alla storia: “Vengo dalle iniziative del giorno della memoria e alla domanda che hanno posto molti, cioè su come si sia arrivati ai campi di sterminio, la risposta data da Primo Levi e da tanti altri è che prima era stato sottovalutato il fenomeno. Ci sono segnali preoccupantissimi di questo tipo in Europa e in Italia e non c’è dubbio che CasaPound li rappresenti”.
Al solito refrain sulle recrudescenze fasciste stile Repubblica e Virginia Raggi, la Mancinelli aggiunge qualche dettaglio tecnico sulla vicenda: “Ieri c’è stata la richiesta per l’utilizzo della sala, la signora dell’ufficio interessato ha spiegato loro le istruzioni burocratiche su come presentare la domanda. Con la loro locandina hanno probabilmente interpretato che dopo aver ottenuto le informazioni di carattere tecnico l’autorizzazione sia stata concessa, ma serviva la firma del funzionario e quell’autorizzazione non è stata data. Non è stata data perché è CasaPound e noi pensiamo di dover dare un segnale forte alla città e all’opinione pubblica”.
Davide Di Stefano

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15 comments

ANTERO 2 Febbraio 2018 - 11:54

Potrebbe essere costei penalmente perseguibile per atti ostativi ad una Formazione Politica che concorre alle prossime elezioni … W I D S !

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Raffo 2 Febbraio 2018 - 1:16

Ripeto,se ci fanno votare e non ci sono brogli…..stronze di questa tipologia comunistella avranno democraticamente ciò che si meritano…….in caso contrario dovranno armare i loro amici, africani e non, dell’anpi poiché gli italiani sono stufi di questa fogna e di essere schiavi di queste amebe che ci governano…..

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cenzino 2 Febbraio 2018 - 2:29

Il solito confuso concetto di democrazia da parte dei sinistri.

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seba 2 Febbraio 2018 - 2:33

vergogna

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Flavio 2 Febbraio 2018 - 3:58

Basta con sti comunisti libertà e rivoluzione popolo sveglia mandiamoli dai loro amici finti poveri in Africa.

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Milena 2 Febbraio 2018 - 4:26

Non vi fermeranno con questi no! Tutta Italia è con voi! Gli unici che riescono a rappresentarci

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Diego 2 Febbraio 2018 - 7:32

Denunciatela e chiedete i danni!

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enrico enrich 2 Febbraio 2018 - 8:29

li distruggeremo dappertutto e poi ci faremo quattro risate
ndo vuole annà sta stronza?
FORZA CASAPOUND

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Mirko 2 Febbraio 2018 - 9:21

Il solito concetto di democrazia dei rossi: non sei comunista? Non ti definisci antifascista? Allora devi tacere, non hai diritto di parlare.

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Stefania 3 Febbraio 2018 - 8:29

Questa è la forma democratica adottata da queste persone … se hai un idea diversa dalla loro ti proibiscono di esprimerla… la libertà di pensiero e di parola non esiste più… e poi parlano del fascismo…

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Marco Marauda 3 Febbraio 2018 - 11:46

LORO sono fuori dal confronto delle idee. Ne hanno paura. E culturalmente non sono attrezzati a sostenerlo. Molto più “facile” (per ora) impedirlo…

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Flavio 3 Febbraio 2018 - 12:03

I soliti comunisti democratici come la Corea del Nord e Stalin e tutti i dittatori rossi che nella storia hanno fatto milioni di morti studiate la storia e fatevi spiegare da chi ha vissuto il comunismo cosa succedeva chiedetelo alle tante badanti e persone dell’est che sono qui in Italia

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Massimo 3 Febbraio 2018 - 2:22

Succedeva le stesse cose che hanno fatto i regimi neri da Mussolini ai colonnelli greci da Hitler ai regimi sudamericani o ve li siete dimenticati.
Tutti i regimi sono uguali studiate gente studiate

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paleo 3 Febbraio 2018 - 7:07

La sinistra ha sempre avuto paura del confronto delle idee. Figuriamoci oggi, che dopo essere stata sconfitta in materia economica è smentita anche in tema d’immigrazione e in generale di politically correct. Persone come questo sindaco non solo non sono in sintonia con il sentire della gente, ma non ci sono mai stati e in fondo non vogliono esserci. Invito tutti i simpatizzanti di CasaPound a continuare così, in questo modo i sinistri vengono smascherati e la loro intolleranza verrà pienamente alla luce. CasaPound per il confronto, certi signori per la cancellazione del dialogo, della ricerca, della curiosità (o quantomeno dell’approfondimento delle idee altrui).

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giuseppe 3 Febbraio 2018 - 9:52

Siete già al 4%

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