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Immigrati, mercoledì vertice Musumeci-Conte. Il governatore: “Raccolto invito a confronto”

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 31 ago – Alla fine il premier Giuseppe Conte si è deciso a incontrare il governatore siciliano Nello Musumeci sull’emergenza sbarchi. Dopo il braccio di ferro tra Sicilia e Palazzo Chigi, con l’ordinanza con cui il governatore chiedeva lo svuotamento degli hotspot e dei centri di accoglienza per il mancato rispetto delle condizioni sanitarie e anti-coronavirus per gli immigrati irregolari – ordinanza impugnata dal governo e sospesa in tempi record dal Tar -, ora, mentre Lampedusa è presa d’assalto dai continui sbarchi, il premier ha accettato il confronto.

Musumeci: “Raccolto ennesimo invito, porteremo nostre ragioni”

“L’emergenza migranti in Sicilia sarà al centro di un incontro fissato per mercoledì a Roma, a Palazzo Chigi, con il premier Conte. Me lo ha comunicato poco fa lo stesso presidente del Consiglio, chiamandomi al telefono. L’incontro sarà tecnico-operativo“, annuncia Musumeci. “E’ stato quindi raccolto – prosegue il governatore – l’ennesimo invito che ho rivolto ieri al premier per un confronto. Al governo centrale porteremo le ragioni che hanno animato e continuano ad animare il nostro impegno, per dare finalmente una priorità a questo infinito calvario, a questa infinita emergenza sanitaria e umanitaria che si consuma in Sicilia, dopo un decennio di silenzi e omissioni di Roma e Bruxelles”.

All’incontro anche il sindaco di Lampedusa: “Sciopero rinviato fino al mio rientro”

All’incontro, a cui prenderanno parte anche i ministri competenti – tra cui quello dell’Interno Luciana Lamorgese -, è stato invitato anche il sindaco di Lampedusa, anche lui da giorni in rotta con Palazzo Chigi, anche se di sinistra. “Lo sciopero generale a Lampedusa è rinviato fino al mio rientro“, chiarisce Totò Martello, spiegando che le decisioni successive dipenderanno dalle risposte che arriveranno dal governo centrale.

Ue contro ordinanza Musumeci: “Ogni azione presa deve rispettare diritto d’asilo”

Intanto l’Unione europea si schiera con il governo giallofucsia contro l’ordinanza di Musumeci, che dispone anche il blocco degli sbarchi, compresi quelli delle navi Ong. Sebbene la Commissione Ue non commenti direttamente il provvedimento di Musumeci, sulla cui legittimità “compete allo Stato membro dare una risposta”, tuttavia fa notare che “ogni azione presa deve essere conforme al diritto internazionale e al diritto d’asilo“.  Così Adalbert Jahnz, portavoce della Commissione, fa riferimento ai presunti rifugiati sulle navi Ong. “Finora – aggiunge Jahnz – non abbiamo ricevuto richieste di coordinamento per il ricollocamento dei migranti a bordo della Sea Watch 4 e della Louise Michel”. “Stiamo seguendo molto da vicino la situazione”, aggiunge il portavoce. “Una volta che le persone vengono salvate vanno fatte sbarcare al più presto per assicurare la sicurezza dei migranti e dell’equipaggio”, fa presente Jahnz.

Adolfo Spezzaferro

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