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Immigrazione via mare: secondo l’Oim aumenta la tratta delle prostitute

by Francesco Pezzuto
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OimRoma, 13 nov – “Sono 154.075 i migranti arrivati in Italia via mare dall’inizio dell’anno fino al 31 di ottobre […] un numero aumentato di quasi quattro volte rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando le persone giunte in Italia via mare furono 38.882”. Numeri asciutti e implacabili riguardo al flusso migratorio degli extracomunitari giunti in Italia attraversando il Mediterraneo; cifre ufficiali fornite dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) e contenute in una relazione del progetto Praesidium: un programma nato con lo scopo di rafforzare le capacità di accoglienza dei migranti irregolari, attraverso attività di informazione e orientamento  legale sui diritti e doveri dei migranti, e l’individuazione tra loro di gruppi di persone vulnerabili, come minori non  accompagnati, vittime di tratta e migranti a rischio sfruttamento. Attualmente l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni opera in Sicilia e in Puglia, è finanziata esclusivamente dal Ministero degli Interni, in seguito alla fuoriuscita dal progetto della Commissione Europea, ed è formata da funzionari dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, da volontari della Croce Rossa Italiana e da alcuni operatori di Save the Children.

 

prostitute.nigerianeNell’ambito del loro lavoro di monitoraggio sui gruppi a rischio, i funzionari dell’Oim hanno evidenziato la crescente presenza di donne potenziali vittime di tratta; basti pensare come finora sia stato registrato l’arrivo di 16839 donne, contro le 5163 dello stesso periodo del 2013. All’interno di questo dato generale si registra un aumento esponenziale di ragazze nigeriane, passate dalle 392 dello scorso anno alle attuali 1290, ovvero il 300% in più. Secondo l’Oim molte di loro provengono dalla regione nigeriana di Edo, dove vengono adescate e sottoposte a cerimonie voodoo; riti attraverso i quali viene loro imposto un ricatto psicologico, nella convinzione che qualsiasi tentativo di fuga o ribellione causerà sventure ai propri cari. Qualvolta la religione o la scaramanzia non bastassero, la pressione diventa fisica e si tramuta in violenza. Ragazze destinate al “mercato” della prostituzione, vengono stuprate e costrette a vendersi nei bordelli libici prima di essere imbarcate per l’Italia, dove occuperanno strade e viali delle nostre città sfruttate anche da coloro i quali, di giorno, difendono a spada tratta l’immigrazione selvaggia e operazioni quali Mare Nostrum.

Francesco Pezzuto

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