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L'Appello inasprisce la pena per Formigoni: chiesti 7 anni e mezzo per corruzione

by admin
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Milano, 19 set – L’ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni è stato condannato in appello a 7 anni e 6 mesi di reclusione per corruzione. La condanna si riferisce allo scandalo sui fondi neri della clinica Maugeri e del San Raffaele. In primo grado Formigoni era stato condannato a sei anni.
L’appello ha inasprito la pena e l’ex governatore lombardo è stato condannato al massimo della pena prevista per il reato di corruzione, e per lui non sono state concesse le attenuanti generiche. Secondo l’accusa, Formigoni avrebbe ottenuto una serie di utilità, per favorire i due enti con delibere di giunta per milioni di rimborsi pubblici. Per lui, è caduta l’accusa di associazione a delinquere.  
Per la questione dei fondi occulti alla Maugeri e al San Raffaele il Tribunale di Milano ha condannato anche l’ex direttore amministrativo della Maugeri, Costantino Passerino, e l’imprenditore Carlo Farina. Per il primo 7 anni e sette mesi, per Farina è stata confermata la pena a 3 anni e quattro mesi decisa in primo grado. Gli altri imputati, Pierangelo Daccò e Antonio Simone, che si ritiene fossero i creatori dei fondi occulti, avevano patteggiato nel corso del processo d’appello
Nel periodo intercorso tra il 1997 e il 2011, la clinica Maugeri e il San Raffaele fecero uscire dalle loro casse ben 61 milioni di euro, che andarono su conti e società di Daccò e Simone, che poi avrebbero garantito a Formigoni oltre 6,6 milioni in benefit di lusso, tra cui l’uso di yacht e il pagamento di vacanze. In cambio il Celeste, dal suo scranno del Pirellone, favorì l’ospedale con atti di giunta e rimborsi non dovuti per circa 300 milioni di euro.
Ma non è tutto. Per il Celeste, infatti, i giudici della Quarta Corte d’Appello hanno deciso che venga interdetto per sempre dai pubblici uffici. E a Cremona sta per aprirsi un altro processo a carico di Formigoni, che insieme all’ex direttore generale della sanità lombarda Carlo Lucchina, è stato rinviato a giudizio sempre per presunte tangenti nell’ambito della sanità lombarda.
A questo punto, se la Cassazione confermerà pena di 7 anni e mezzo, Formigoni, che ha 71 anni, potrebbe chiedere che venga scontata fuori dal carcere, agli arresti domiciliari, in linea con quanto stabilisce la legge èer chi ha più di 70 ani di età.
Anna Pedri

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Ragnarok 20 Settembre 2018 - 7:39

Un individuo a dir poco soregevole a cui spero sequestrino poi tutto e che si possa a quel punto godere i domiciliari in un campo rom.

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