Roma, 15 ago – Sono bastate alcune indiscrezioni, messe in circolo dal sito specializzato Automotive News, per far volare in borsa il titolo FCA, che ieri ha chiuso le contrattazioni superando il +8%. Un balzo all’insù che ha trascinato l’intero listino, sulla scorta delle voci che vorrebbero la Cina pronta a mettere le mani, dopo Pirelli e l’accoppiata Milan-Inter, anche sul colosso dell’auto.
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Stando alle prime, frammentarie notizie in circolazione, sembra che l’offerta presentata sia comunque stata rifiutata dalla dirigenza di Exor (che segna +4% a Piazza Affari), la holding di diritto olandese tramite la quale gli Agnelli controllano FCA e gli altri marchi della conglomerata, da Iveco a Ferrari. Motivo? Quanto messo sul piatto dai cinesi, intercettati in visita al sito statunitese della fu Chrysler ad Auburn Hills nel Michigan, non sarebbe congruo al valore dell’azienda.
Poco trapela anche sul perimetro oggetto della trattativa. I cinesi puntano forte su utilitarie e Suv che sono in grande espansione sul mercato interno, per cui si concentrerebbero sui marchi Fiat e Chrysler. Possibile, a questo punto, uno scorporo di Maserati e Alfa Romeo, che andrebbero a ricollocarsi su un segmento di più alto livello.
Filippo Burla
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