Roma, 7 mag – Per Antonio Guterres le attività via terra di Israele sono “intollerabili”. Una dichiarazione venuta fuori dopo che Tel Aviv ha proseguito nell’attacco nel valico con l’Egitto, anche successivamente alla sorpredente – e forse disperata – accettazione di Hamas dell’accordo sulla tregua.
Gli antefatti
Nel tardo pomeriggio di ieri, come riporta l’Ansa, Hamas aveva accettato la proposta di Egitto e Qatar per un accordo con Tel Aviv sul cessate il fuoco. Niente da fare, però: i soldati istraeliani erano già schierati ed era già scattato il piano di evacuazione per occupare l’area. Perfino il presidente Joe Biden aveva insistito parecchio per convincere il premie israeliano Benjamin Netanuahu a non attaccare l’area, sottolineando come il cessate il fuoco fosse il modo migliore per ottenere gli ostaggi detenuti a Gaza. Per ora, però, nessun ripensamento nonostante le parole di Hamas, che attraverso un suo rappresentante fa sapere che “adesso la palla è nel campo di Israele”.
La violenta crtitica di Guterres a Israele
Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, ancora una volta, non ha risparmiato critiche a Israele per quanto sta avvenendo. Per Guterres l’invasione di Rafah sarebbe “intollerabile”, per le sue “devastanti conseguenze umanitarie e l’impatto destabilizzante nella regione”. Queste le parole, pronunciate incontrando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Guterres ha inoltre ricordato di aver lanciato un “forte appello a Israele e Hamas a concludere un accordo vitale, un’opportunità che non si può perdere”. Il segretario era stato già criticato in passato proprio da Tel Aviv per le sue invettive contro la politica israeliana.