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"L'invisibile" De Benedetti, Pavolini e de Benoist: ecco il nuovo "Primato Nazionale"

by La Redazione
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L’uomo copertina, se così si può chiamare, del numero di gennaio del Primato Nazionale, appena uscito nelle edicole, è Carlo De Benedetti, “l’invisibile” della politica italiana: un imprenditore che da anni condiziona la politica, l’economia e l’informazione italiana, senza tuttavia apparire mai sui grandi media.
Ma il numero in oggetto è davvero ricchissimo di contenuti. Si parte, ovviamente, con il quarantennale di Acca Larentia, con Gabriele Adinolfi a spiegarci il senso e il clima di quegli anni, così tragici ma, paradossalmente, così gioiosi. Filippo Burla e Walter Parisi ci portano poi nell’universo del Bitcoin: se ne è parlato tanto, ma alzi la mano chi ci ha capito qualcosa… Ricca la sezione esteri, che si compone di un approfondimento di Guido Taietti sull’Alt-Right americana, un reportage dalla Birmania di Eugenio Palazzini e Alberto Palladino, che ci portano nel cuore della guerriglia Karen, mentre il direttore Adriano Scianca fa il punto su tutte le profezie ebraiche, cristiane ma anche pagane che si sedimentano nella storia di Gerusalemme.
I due pezzi forti della rivista sono però lo “scoop”, se così vogliamo chiamarlo, delle due lettere inedite di Alessandro Pavolini, gentilmente concesse dalla figlia del segretario del Pfr, Mia, che ci raccontano un lato poco conosciuto del gerarca, nonché l’intervista ad Alain de Benoist, in cui il fondatore della Nouvelle Droite racconta, fra le altre cose, anche il suo amore per l’Italia.
Sempre più ricca la sezione delle rubriche fisse: Paolo Bargiggia ci spiega cosa sta avvenendo nel calcio belga, vero laboratorio del calcio globale; Mario Vattani indaga il fenomeno del “namecalling”, pialstro del politicamente corretto; Francesco Borgonovo racconta il “fascismo percepito” dalla polizia del pensiero. E nuovi nomi arrivano ad arricchire il parterre della rivista, come quello del noto psichiatra Alessandro Meluzzi, che esordisce parlando della guerra tra i sessi scoppiata con il caso Weinstein. Tra i nuovi acquisti della rivista, anche il giovane Luca Donadel, assurto agli onori delle cronache per aver sbugiardato le menzogne delle ong in un video presto diventato virale.
Completano il quadro le altre rubriche di cinema, questioni maschili e femminili, nonché gli approfondimenti culturali di Carlo Altoviti (sulle bufale neoborboniche), di Valerio Benedetti (su Giacomo Leopardi patriota), di Tommaso Indelli (sul fallace paragone tra le migrazioni odierne e quelle ottocentesche) e di Giovanni Damiano (che ci illustra il suo “pensiero delle differenze). In chiusura, la classica rubrica dedicata al mondo militare, a cura di Paolo Mauri, che stavolta ci racconta limiti e potenzialità dell’aeronautica italiana.

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Raffo 9 Gennaio 2018 - 3:57

Corro ad acquistarlo…… spero che qualcuno non mi si metta di traverso…. sappia che un primatista non frena mai.

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