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Mattarella e l'Ue attaccano il governo gialloverde

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 8 set – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lancia un avvertimento neanche troppo velato al governo gialloverde, schierandosi ancora una volta dalla parte dell’Unione europea, in un fuoco incrociato che appare concertato con Bruxelles. Il capo dello Stato ha colto l’occasione con un messaggio inviato al Forum Ambrosetti di Cernobbio, in corso sul lago di Como, in cui fa riferimento a “antistoriche spinte dissociative“, da contrastare con l’antidoto di “una casa comune, solida e ben gestita”, raccolta intorno a “valori fondamentali” da riaffermare. Ovviamente, i valori di cui parla Mattarella sono quelli ad aver ispirato le “libere scelte” che hanno “portato all’Unione europea libertà, stato di diritto, democrazia, uguaglianza, solidarietà, rispetto della dignità umana”. È questa – sottolinea – “la prospettiva in cui è saldamente collocata l’Italia”.
Poi il Presidente lancia il suo monito: “La ragion d’essere profonda dell’appartenenza all’Unione va ben oltre la semplice partita del dare/avere“. E sottolinea però come, per rinfrescare questa memoria, occorra “declinare i principi” dell’Ue “in iniziative concrete per rispondere tempestivamente alle aspettative dei cittadini”. A partire “dal rafforzamento di progetti fondamentali dell’integrazione come l’eurozona”, fino “alle questioni della politica estera e di difesa, al potenziamento delle politiche di coesione e crescita con strumenti che consentano di gestire con efficace solidarietà le trasformazioni produttive e le sofferenze sociali, alla predisposizione di regole che sappiano affrontare in modo adeguato la questione migratoria”.
Infine, un altro avvertimento all’esecutivo Lega-5 Stelle: “I governi hanno l’onere di contribuire con atteggiamenti e proposte costruttive a garantire il miglior funzionamento dell’Unione, aggiornandone le priorità“, aggiunge, “è quanto ci chiede la società civile dei Paesi europei: più sicurezza, in un contesto internazionale così profondamente perturbato, più equità, più condivisione delle responsabilità” perché “la posta in gioco è molto elevata”.
Un’Europa all’altezza delle sfide che i popoli hanno dinanzi è la soluzione adeguata per evitare ai singoli paesi di scivolare nell’irrilevanza (un chiaro riferimento all’Italia, ndr) e per consentire loro, invece, di partecipare autorevolmente alla stesure di nuove e più appropriate regole internazionali”, conclude Mattarella.
E da Bruxelles, il “solito” Guenther Oettinger rincara la dose: “L’eventuale blocco da parte dell’Italia del bilancio Ue del prossimo anno distruggerebbe il progetto europeo ma sarebbe innanzitutto un danno per la stessa Italia“. Così il commissario Ue al Bilancio, in un’intervista a Repubblica, escludendo l’ingresso della Lega nel Partito popolare europeo: “Al momento – dice – non è un tema e oltretutto la Lega non è in linea con i nostri valori, non penso proprio che ci saranno sviluppi”. Oettinger si è comunque detto “molto preoccupato” del populismo, un fenomeno che potenzialmente può distruggere l’Europa. Ed è per questo che l’Italia non dovrebbe bloccare il bilancio Ue. Senza contare che, mettendo il veto il prossimo anno al bilancio 2021-2027, l’Italia danneggerebbe sé stessa: “A quel punto si applicherebbe il bilancio 2020 che però penalizzerebbe il vostro Paese rispetto al nuovo quadro finanziario che darà più risorse per i migranti, più fondi di coesione per il Mezzogiorno e ad altri capitoli di spesa importanti per l’Italia come formazione, piccole e medie imprese e collegamenti tra Nord e Sud Europa”.
Insomma, il Colle e l’Ue sono alleati contro il fronte degli euroscettici e dei populisti-sovranisti, che potrebbe strappare un risultato storico alle prossime elezioni europee. Le grandi manovre sono in atto (a tal proposito si segnala l’adesione di ieri del leader della Lega Matteo Salvini a The Movement di Steve Bannon, l’ex stratega di Donald Trump che vuole riunire tutti i partiti euroscettici) e Mattarella si è già schierato. Contro chi ha mandato al governo Lega e Movimento 5 Stelle.
Adolfo Spezzaferro

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5 comments

Raffo 8 Settembre 2018 - 11:53

Due personaggi ignobili ed indegni, ritratti insieme provocano rigurgito esofageo,anti italiani e traditori delle legittime aspirazioni del popolo,che ha votato e portato al governo gente con le idee chiare,ovvero i leghisti……… Con infame arroganza questa casta di burocrati comunistoidi ci vuole servi dei negroidi e della politica parassita franco-tedesca……..possono fare e dire tutto, nessun giudice li toccherà. Una vergogna nauseabonda.

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angelo 8 Settembre 2018 - 12:11

I soldi per gli immigrati che se li tengano o che li diano ad altre nazioni.
Lo specchietto delle allodole, soldi in cambio della genuflessione….basta !

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Giorgio 8 Settembre 2018 - 12:47

Il presidente della Repubblica Mattarella è sul podio insieme a Napolitano e Scalfaro: non ancora attribuiti i posti per chi è riuscito a cercare di rovinare meglio l Italia.
Mi sembra che Mattarella tra i burocrati di Bruxelles e Roma / la sua Patria non abbia mai incertezze.

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alessandra bonanno 8 Settembre 2018 - 2:20

si rassegnino il popolo sovrano d’Italia ha fatto la sua scelta,non c’è più posto nel nostro paese per queste persone

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paleolibertario 8 Settembre 2018 - 7:27

Io rispetto tutte le idee, per me uno può anche essere un fan dell’Unione Europea, ma se accetti di fare il Presidente della Repubblica italiana devi fare gli interessi italiani, e soprattutto devi tener conto che sei presidente di tutti gli italiani e non soltanto di una parte di essi (parte che oltretutto oggi è minoranza). Nessuno ha obbligato Mattarella a fare il Presidente della Repubblica. Tra l’altro Mattarella dice che “le posizioni divisive sono antistoriche”: si usa una parola, divisivo, con una connotazione negativa già a priori, e poi a me sembra che sia lui ad essere antistorico, infatti gli italiani (e non solo) attualmente sono in maggioranza critici verso la UE.

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