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Milano, Fort Apache per la sinistra al Nord: il Pd vince tra i ricchi

by La Redazione
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Milano, 8 mar – Quello che non diresti mai. A Milano i ricchi che votavano sempre e solo DC o che al massimo davano i voti alla destra liberale, ora votano compatti a sinistra. Lo testimoniano i dati delle ultime elezioni. L’unica oasi in tutto il nord che rimane con Matteo Renzi con il Pd e ottiene il 27 per cento dei consensi è il cuore di Milano: dalla cerchia dei Bastioni a Porta Genova, da City Life al Bosco Verticale di Porta Garibaldi aggiungendo anche il Quadrilatero della moda.
Basta uscire da questi blasonati confini dove le case partono dai 15mila al metro quadrato per salire inesorabilmente a cifre stramilionarie, per ritrovare in massa i voti della Lega e del centrodestra. I nuovi ricchi di Milano, quelli della “sinistra al caviale” hanno preso il posto della vecchia borghesia e dell’imprenditoria “illuminata”, vivono in quartieri blindati, dove l’unica immigrazione che conoscono è quella dei domestici filippini o della badante ucraina. Qui hanno votato ancora in massa Matteo Renzi.
D’altra parte chi sarebbe riuscito meglio di lui a stracciare il famigerato articolo 18 e a rendere precario a vita il lavoro, ad abbassare le paghe con la concorrenza dei migranti clandestini? Insomma il Pd di Renzi è riuscito ad abbattere tutte le barriere che neppure il più estremista economista di destra sarebbe riuscito solo a scalfire. Sono quegli stessi elettori che sono scesi in piazza a Milano, lo scorso maggio, per chiedere più immigrazione, per concedere a tutti i clandestini la cittadinanza, per dare a tutti un permesso permanente di soggiorno qui da noi. Tanto il conto lo pagavano le periferie con le violenze, criminalità e tensioni sociali.
Con sommo dispiacere del sindaco postcomunista Sala i quartieri periferici, si sono ribellati, hanno detto basta ai radical chic comunisti del centro e hanno votato in maggioranza per il centrodestra. Ora per Sala e e il suo assessore Majorino sarà difficile ripetere il bis della marcia pro-immigrati, ad esempio. Il loro destino è rimanere arroccati ancora per qualche tempo in una sorta di Fort Apache “democratico” ridotto alla cerchia dei Navigli.
 

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1 commento

raffaele vitali 8 Marzo 2018 - 8:12

Niente di nuovo , il comunismo è questo , le elite e le caste che affamano il popolo nei quartieri alti , ad ingrassare pancia e conto in banca , burocrati parassiti e razzisti anti italiani con la puzza sotto al naso , con autista e security privata………facile la vita…….speriamo in una scia chimica selettiva.

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