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Nave Usa senza celle frigorifere: buttati in mare 12 cadaveri di immigrati

by La Redazione
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Roma, 14 giu – Martedì scorso la nave militare americana Trenton aveva soccorso un gommone di immigrati in estrema difficoltà, recuperando 40 superstiti e 12 corpi senza vita. In seguito, vista l’assenza di celle frigorifere a bordo per i cadaveri, la Trenton ha chiesto alla nave della Ong tedesca Sea Watch di potervi trasbordare il carico: «Corpi non possiamo prenderne, non abbiamo le celle. E i superstiti li prendiamo solo se ci assegnano contestualmente un porto sicuro che non sia più lontano di 36 ore di navigazione». La Sea Watch tuttavia, giocandosi la carta del blocco dei porti italiani, ha declinato l’offerta. E così l’equipaggio della Trenton si è trovato costretto a gettare i 12 corpi in mare.
«Non ci sono salme a bordo della Trenton – ha confermato l’ufficio delle pubbliche relazioni della Us Navy – l’equipaggio continua a prendersi cura delle 40 persone soccorse. Ci stiamo coordinando con i nostri partner internazionali per decidere la destinazione delle persone a bordo». Per quanto riguarda i superstiti, dunque, Roma non vuol saperne di accogliere immigrati di cui non ha gestito le operazioni di salvataggio. Anche perché, in assenza di ulteriori motivazioni, rimane in vigore la regola che i naufraghi devono essere sbarcati nel porto più vicino.
Leggi anche: Quel misterioso network tedesco che aiuta i clandestini a passare i confini
Ma le Ong, si sa, non hanno alcun interesse a riportare gli immigrati da dove sono venuti, anche se questo è il luogo più vicino da raggiungere. L’obiettivo, spesso dichiarato nella loro mission, è invece quello di portare i clandestini in Europa, cioè, nella maggior parte dei casi, in Italia. Così infatti ha dichiarato il portavoce di Sea Watch: «È inaccettabile che persone che sono state letteralmente raccolte dall’acqua, che hanno visto i loro amici annegare, siano bloccate in mare senza un porto pronto ad accoglierle. Questa è una condanna schiacciante della politica dell’Unione Europea». O forse, molto più probabilmente, è solamente il segnale che la “pacchia” per i taxi del mare è davvero finita.
Vittoria Fiore

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paolo 14 Giugno 2018 - 10:55

non è possibile che non vi siano celle frigo a bordo di una nave militare mica siamo nell ‘800 questa è una fake news

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