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Tutte le Ong in pressing sul governo giallofucsia: “Aprite i porti alla Ocean Viking”

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Roma, 11 set – Le Ong vanno alla carica sul governo giallofucsia, rivendicando il fatto che ora che Salvini non è più ministro dell’Interno, l’Italia debba cambiare prima possibile posizione sull’accoglienza e aprire i porti. “Il nuovo governo abroghi al più presto il decreto Sicurezza“. E’ l’auspicio di Axel Steier, il responsabile della Ong tedesca Lifeline, che nelle scorse settimane aveva sfidato l’Italia con la nave “Eleonore” carica di immigrati irregolari. “Sono molto curioso di sapere come si comporterà il nuovo esecutivo Conte – dice all’Adnkronos -. Ma mi auguro che tra le prime cose che faranno ci sia l’abrogazione immediata dal decreto sicurezza. Perché quel governo con Salvini era misantropo, quindi serva una netta discontinuità adesso“.

Lifeline: “Fate sbarcare i migrnati dalla Ocean Viking e metteteli su un aereo per la Germania”

Va da sé che la buona volontà, il governo M5S-Pd-LeU, la dovrebbe dimostrare subito, con la nave Ong “Ocean Viking”. “La soluzione giusta per la Ocean Viking sarebbe quella di fare scendere, con una motovedetta della Guardia costiera, gli 84 migranti a bordo, portarli a riva e poi farli salire su un aereo e portarli in Germania“. E’ la proposta di Steier, secondo il quale “la Germania ha i fondi necessari per potersi occupare dei migranti che si trovano sulla Ocean Viking – dice -. L’importante è farli scendere dalla nave, non possono essere tenuti ancora sulla nave, come è accaduto con la nave ‘Eleonore'”.

Open Arms: “Fateli scendere subito, senza tentennamenti”

Stessa solfa dalla Ong Oper Arms: “Stiamo seguendo con attenzione la vicenda della ‘Ocean Viking’, anche per capire la posizione del governo. Ci aspettiamo che ci sia una netta discontinuità con il passato, questo vuol dire fare scendere al più presto le persone dalla Ocean Viking. Senza tentennamenti“. Lo ha detto all’Adnkronos Veronica Alfonsi, portavoce della Open Arms a proposito della nave ferma da giorni in acque internazionali con 84 clandestini a bordo. Poi la frecciata ai dem, che in passato si sono precipitati a salire a bordo delle navi Ong per dimostrare tutta loro solidarietà (e contrarietà al ministro Salvini). “Ieri il segretario del Pd Zingaretti ha detto che vanno fatti scendere subito in Italia – sottolinea -. Ma ora Zingaretti non è nel governo? Hanno anche un ministro ai Trasporti, quindi facciano quello che dicono“. Open Arms incalza il governo giallofucsia lasciando intendere che ci sarà una sorta di “premio”: “Poi si può discutere anche sul sistema di redistribuzione a terra, dell’impegno dell’Europa tutta e della possibilità di immaginare canali di ingresso legali, ma sono cose che vengono successivamente. Noi ci auguriamo che questo segnale arrivi e arrivi subito”.

Mediterranea: “Governo ripristini legalità, faccia sbarcare i naufraghi”

Fa eco al coro delle Ong anche quella vicina ai centri sociali: “Non si tratta di far cose straordinarie e nessun ministro è obbligato ad applicare il decreto Sicurezza bis: il governo italiano ripristini semplicemente la legalità, prima ancora del buon senso e dell’umanità, faccia sbarcare i naufraghi nel porto sicuro più vicino come il diritto prevede, e si occupi poi dei veri problemi di questo Paese, dimostrando di avere imparato la lezione, di avere compreso i rischi di fare propaganda sulla pelle delle persone”. Lo ha detto all’Adnkronos, Alessandra Sciurba, portavoce di Mediterranea Saving Humans sempre a proposito della “Ocean Viking”.

Come se non bastasse, arriva il pressing anche del presidente del Parlamento Ue: “Ma certo che deve sbarcare. Cosa pensano di risolvere il problema dell’immigrazione tenendo in mare cento, duecento o trecento persone? Noi abbiamo bisogno di una politica per l’immigrazione”. Così il dem David Sassoli si accoda alla “cantilena” delle Ong. Il governo giallofucsia si ritrova una bella gatta da pelare.

Ludovica Colli

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