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“Conte faccia presto. E Renzi stia attento”. Prodi guarda alla Ue e critica il governo

by Adolfo Spezzaferro
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prodi conte renzi

Roma, 23 dic – “Un suggerimento a Giuseppe Conte? Fare presto, presto“, così Romano Prodi avverte il premier sul Recovery fund (ma mette in guardia pure per Matteo Renzi). “Il tempo delle mediazioni si sta esaurendo”, sottolinea l’ex premier in un’intervista al Corriere della Sera. Prodi ne ha per tutti, a cominciare dal leader di Italia Viva, a cui dà questo consiglio: “Adagio nelle discese e attento alle curve…“. Il riferimento dell’ex presidente della Commissione Ue è chiaro: nel braccio di ferro con Conte, Renzi rischia tutto. Altro che terzo governo con un altro premier. “Penso che trovare un’alternativa sarebbe complicato. Dipende dal Quirinale, ma è facile scivolare verso le elezioni. Credo però che solo un incidente possa fare cadere questo governo, incidente che può sempre capitare”.

L’ex premier: “Né Iv né gli scontenti del Pd vogliono arrivare al voto”

Il fondatore dell’Ulivo analizza la situazione in caso di crisi di governo. Se Renzi dovesse andare fino in fondo sulle richieste a Conte per il Recovery fund, secondo Prodi “o si trova in anticipo un accordo su un esecutivo diverso, o si va a un compromesso, magari un rimpasto che per definizione non si sa come vada a finire. Sono comunque convinto che né Iv, né gli scontenti del Pd vogliano arrivare al voto. Vedo solo una somma di interessi e malesseri personali, neppure d’accordo tra di loro”.

Prodi avverte Conte e Renzi: “Con una rottura Recovery fund subirebbe conseguenze”

Uno scenario che in ogni caso “sarebbe pericoloso anche perché lo stesso Fondo per la ripresa subirebbe le conseguenze di una rottura“. Prodi da filo-Ue quale è sottolinea l’importanza del Recovery fund: “E’ ancora una grande opportunità. Siamo in tempo. Ma ogni giorno perso fa avvicinare il rischio che, senza idee e strategie precise, gli aiuti si trasformino da premesse di cambiamento strutturale in debito: per questa e per le nuove generazioni“. L’ex premier è molto critico su come sta procedendo il governo giallofucsia. “Non vedo ancora idee chiare su come saranno spesi“, anche perché – aggiunge – “ho qui davanti i documenti del governo, e mi spiace dire che non vedo ancora questa capacità. Scorro tabelle con indicazioni generali, e riforme descritte in modo altrettanto generale”. Il punto – avverte Prodi – è che “si rimane sul generico se non si affrontano due problemi: quali debbono essere le autorità chiamate a decidere e quali le procedure e gli atti necessari per arrivare alle decisioni“.

Prodi come Renzi: “Recovery fund deve essere gestito dalla politica”

In tal senso, anche l’ex presidente della Commissione Ue la pensa come Renzi: il Recovery fund non deve essere gestito dai tecnici ma dai politici. “Sono convinto che la responsabilità politica sia del premier e dei due ministri dell’Economia. Il coordinamento delle decisioni deve fare capo ad una struttura finalizzata allo scopo. Noi ne abbiamo una, il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), che esiste ancora anche se depotenziato. Va rafforzato, anche inserendo consulenti esterni. Ma dico ‘consulenti’ non a caso. Dev’essere lo Stato a tenere in mano le fila”.

Il fondatore dell’Ulivo rilancia il Mes sanitario

Prodi poi rilancia il Mes sanitario, anche in questo caso quindi in linea con Renzi. “Il Mes è un prestito con interessi a tasso zero, e quindi ci aiuta – dice convinto l’ex premier -. Rifiutarlo è uno sbaglio, che nasce dall’ideologia dei 5 Stelle. E’ terribile quando l’ideologia si fa teologia ed entra, come tale, nelle scelte della politica. Imprigiona nel passato e inibisce uno sguardo sul futuro”. Il populismo dei grillini ha meno presa, peraltro. “I sondaggi parlano di una forte riduzione dei consensi al M5S, e di decine di parlamentari usciti e in attesa di schierarsi altrove. Dunque, politicamente il populismo è in crisi”. Ma il populismo è ancora vivo e vegeto. “Nel pensiero del Paese ce n’è ancora tanto. Si salda alla protesta sul Covid e alimenta una cultura antiistituzionale senza senso. Abbiamo commesso errori, ci sono ritardi, alcune misure sono buffe, a essere indulgenti. Ma non siamo gli animali peggiori del gregge europeo”. Tuttavia, è la preoccupazione del fondatore dell’Ulivo, “vedo un dibattito fuori dalle righe che nutre il populismo”.

“Draghi? Spesso gli italiani attendono un salvatore per poi crocifiggerlo”

Capitolo Mario Draghi e l’eventualità di un governo tecnico per gestire i miliardi Ue. Anche qui Prodi è come se parlasse a Conte e Renzi e fa presente che si pensa all’ex presidente della Bce come al deus ex machina. “Ma spesso gli italiani attendono un salvatore per poi crocifiggerlo. E poi, non mi consta che Draghi sia stato consultato. Né qualcuno si è posto il problema di un governo con chi, con che voti, con quali condizioni e programma”. Infine, Prodi parla di un’Italia che conta sempre meno nello scenario internazionale. “Questo è un Paese in decadenza. La forza dell’Italia nelle istituzioni internazionali, nel Mediterraneo, in Libia e Libano, nella politica estera è diminuita. Vendiamo sempre più le nostre imprese agli stranieri. O si recupera visione etica e politica, o si continua a andare giù”.

Adolfo Spezzaferro

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5 comments

jenablindata 23 Dicembre 2020 - 11:14

MAVAALDIAVOLO,prodi…
ancora parli,dopo tutti i danni che hai fatto al nostro paese?

ma quando ti levi dai maroni una buona volta?

con tanta brava gente che crepa tutti i giorni,
possibile che questo figuro sia sempre in giro?

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Fabio Crociato 23 Dicembre 2020 - 11:16

Ci sono animali peggiori nel gregge europeo?!?! Detto tutto dal Mortadella, rimasta al tasso 0! Mortadella d’ asino? No, ogm ovviamente.

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"Piano vaccini in ritardo, serve il Mes". Tajani torna alla carica con il prestito-trappola Ue | Il Primato Nazionale 23 Dicembre 2020 - 11:35

[…] “Conte faccia presto. E Renzi stia attento”. Prodi guarda alla Ue… […]

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“Piano vaccini in ritardo, serve il Mes”. Tajani torna alla carica con il prestito-trappola Ue - 23 Dicembre 2020 - 11:50

[…] torna alla carica con il prestito-trappola Ue. Dopo che l’ex presidente della Commissione Ue Romano Prodi ha rilanciato l’utilizzo del Mes sanitario, anche il braccio destro di Silvio Berlusconi torna a […]

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SergioM 23 Dicembre 2020 - 2:51

Il Padre IGNOBILE di questo governo ……

L’unica cosa “decente” fatta da Renzi è stata impedire a questo sciacallo di entrare al Quirinale ….

Per chi se lo fosse scordato ….. e gli italioti hanno una memoria di MERDA …..
Prodi ci fece PAGARE per entrare in europa , senza chiedere se VOLEVAMO FARLO coi patti LEONINI di Mastrict …. a me costò
25.000.000 di Lire …..(senza contare quanto pagò mia moglie ….)

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