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La Raggi se ne sbatte dell’emergenza coronavirus e sgombera la storica sezione di Colle Oppio

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 10 mar – Sfratto esecutivo, con rimozione forzata di documenti sensibili per la storica sezione di Colle Oppio, già Fronte della Gioventù, oggi Gioventù nazionale-Fratelli d’Italia, a Roma. Così nottetempo in piena emergenza coronavirus con l’Italia chiusa in casa e alle prese con le norme anti contagio, il sindaco Virginia Raggi fa sgomberare un luogo simbolo della destra romana e nazionale. “Sono stati portati via documenti della segreteria parlamentare del vicepresidente della Camera Rampelli ed altri documenti sensibili – spiega in un video Federico Mollicone, deputato di FdI, accorso sul posto -. Uno sgombero messo in atto dalla Raggi nonostante l’emergenza coronavirus e nonostante tutte le occupazioni abusive che ci sono nel centro storico di Roma, a partire dallo Spin Lab: sette piani occupati e abusivi”.

“Vergognoso che la Polizia municipale si presti a un atto discriminatorio nei confronti dell’opposizione”

E’ l’ennesimo atto di un sindaco a fine corsa, che però da tempo si gioca disperatamente la carta di un antifascismo forzato e surreale nel tentativo di recuperare consensi dopo una gestione fallimentare della Capitale. Gesti plateali che hanno la precedenza sulle vere emergenze di Roma, e che la Raggi invece compie per fare notizia e ottenere il plauso della sinistra. Come lo sgombero forzato del circolo di Colle Oppio con la rimozione di documenti “nonostante sia in corso presso la Giunta per le autorizzazioni a procedere la verifica della legittimità di tale rimozione”, sottolinea Mollicone. “E’ uno scandalo vergognoso e inaccettabile che gli uffici comunali e che la Polizia municipale si prestino ad eseguire quello che è chiaramente un atto discriminatorio nei confronti dell’opposizione, attuato nel momento vergognoso di emergenza nazionale. Impegnando mezzi e uomini, invece che sul controllo all’assalto ai supermercati e alle pompe di benzina”, sottolinea l’esponente di FdI. “Di questo chiederemo conto all’autorità giudiziaria – anticipa Mollicone – non accetteremo questo sopruso. Su questa storica sezione è ancora in corso un procedimento giudiziario. Ciononostante viene sgombrata forzatamente nel cuore della notte dalla Raggi senza avvisare noi, che siamo i legittimi affittuari e che abbiamo sempre pagato, sanando anche situazioni di morosità”.

“Spin Lab e Casa delle donne coccolati dal sindaco e dalla sinistra”

“E’ un indecente attacco alla democrazia, che dimostra come la Raggi sta gestendo il patrimonio immobiliare capitolino – denuncia Mollicone -. Questo quando ci sono sette piani di centro sociale Spin Lab a poche centinaia di metri di qui, assolutamente coccolato dal presidente del Municipio I Alfonsi del Partito Democratico, dal sindaco Raggi. C’è la Casa delle donne, tutelata e coccolata – visto che il Pd voleva addirittura sanare il debito di un milione di euro con il Comune di Roma. Ebbene, una sede storica, quella di Colle Oppio, aperta dagli esuli istriani, giuliani e dalmati, scavata con le mani, liberandola dalla terra: di fatto un sotterraneo, che viene forzatamente requisito, neanche fosse un esproprio proletario. In nome di una vergognosa concezione della democrazia, che confonde il governo della città con il raggiungimento del potere assoluto. Noi ci opporremo a tutto questo, con i nostri avvocati e con le nostre mobilitazioni“, assicura Mollicone.

Adolfo Spezzaferro

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Mollicone (Fdi) sullo sfratto al circolo di Colle Oppio: c’è un’emergenza nazionale e la Raggi pensa a cacciarci - Notizie Dal Mondo 10 Marzo 2020 - 4:51

[…] ha evidentemente scambiato il governo della Capitale con il potere assoluto. Permettendosi un “esproprio proletario” di una sezione storica, simbolo dell’associazionismo e del volontariato. E mentre a pochi metri esiste l’abusivismo […]

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