Firenze, 15 apr – Se in un precedente articoloย avevamo definito Ubaldo Bocci, candidato a sindaco di Firenze, โun candidato di tutti e di nessunoโ, a distanza di un paio di settimane dallโinvestitura ufficiale dovremmo cambiare la definizione in โun candidato che vorrebbe essere di tutti ma rischia di essere di nessunoโ. Dopo, infatti, una presentazione pubblica al cospetto di Salvini, in luogo, giorno e ora a dir poco anomali โ di lunedรฌ a mezzogiorno in una piazza periferica โ Bocci ha mostrato un approccio critico, ma estremamente moderato verso lโattuale sindaco di centrosinistra, probabilmente con lo scopo di erodere a Nardella i consensi cattolici al centro, nella sicurezza di avere giร in cassaforte il voto degli elettori leghisti e di Fratelli dโItalia.
Proprio questa sicurezza, e la voglia di diventare il candidato di tutti, rischiano di farlo diventare il candidato di nessuno, perchรฉ nel frattempo, dopo lโormai famosa foto con Renzi e le prese di posizione pro-immigrazione dellโassociazione cattolica di cui Bocci era presidente nazionale, รจ diventata di dominio pubblico una cena a buffet organizzata nel maggio del 2014 a casa dello stesso Bocci con una trentina di invitati importanti, cioรจ in piena campagna elettorale per le precedenti comunali, in cui lโattuale candidato a sindaco del centrodestra tirรฒ la volata proprio al suo attuale avversario, Nardella. Una notizia che non ha certo rasserenato gli animi nella base dei partiti che appoggiano il manager di Azimut.
Da Verdini all’aeroporto
Animi che si sono ulteriormente riscaldati quando lo stesso Bocci ha ammesso, in unโintervista televisiva a unโemittente locale, di aver votato sรฌ al referendum sulla riforma costituzionale voluta da Matteo Renzi nel dicembre 2016. Se poi a tutto ciรฒ si aggiungono anche le voci, pubblicate su Il Fatto Quotidiano, di un impegno diretto di Denis Verdini a favore del candidato leghista il quadro di incertezza e malumore pare quasi al completo. La situazione sta diventando molto delicata e sta mettendo a dura prova i fedelissimi di Salvini e Meloni nella cittร del giglio.
Ma uscendo anche dai confini di Firenze la situazione non migliora molto, perchรฉ mentre Bocci si รจ detto favorevole allโampliamento dellโaeroporto fiorentino di Peretola, il candidato del centrodestra a sindaco della limitrofa Prato, Daniele Spada, sta basando lโintera campagna elettorale proprio sul no allโampliamento. Insomma, un contrasto tra due candidati, peraltro di espressione principalmente leghista, che rischia di screditare entrambi agli occhi dei rispettivi potenziali elettori. Mancano circa 40 giorni alle elezioni, ma se questi sono i prodromi della fase calda della campagna elettorale, รจ probabile che ne vedremo davvero delle belle.
Alessandro Ferretti