Roma, 12 gen – Servirebbe un lockdown “subito, forte, di almeno un mese, per abbattere i contagi e riuscire a riprendere il tracciamento”: a chiederlo è ancora una volta Walter Ricciardi. Se non si chiude tutto, sostiene convinto il consulente del ministro della Salute, “si rischia di mettere a repentaglio la campagna vaccinale”. Il catastrofista lancia l’ennesimo allarme e interpellato dall’Agi si dice convinto che la divisione in fasce di rischio con le varie restrizioni non basta.
Ricciardi: “Abbiamo bisogno di un lockdown forte per un mese”
“Il sistema dei ‘colori’ – spiega Ricciardi – di per sé è ottimo, è giusto adeguare le misure alle specificità dei singoli territori. Ma la situazione ora è tale che avremmo bisogno di un lockdown forte per un mese, con l’obiettivo di tornare a un’incidenza settimanale di 50 casi per 100mila abitanti, la soglia che ci consentirebbe di ripartire con il tracciamento e far tornare l’epidemia sotto controllo”, fa presente l’ex attore.
Il consulente di Speranza: “Abbiamo già superato i decessi della prima ondata”
“Purtroppo i dati parlano chiaro: c’è un peggioramento nel numero di casi, nei ricoveri, e abbiamo già superato il numero di decessi della prima ondata“, sostiene convinto il consulente di Speranza. E rincara la dose: “In Europa ormai molti Paesi stanno optando per il lockdown, anche se quasi tutti i leader occidentali, va detto, hanno adottato una politica di ‘inseguimento’ e non di anticipo rispetto alle mosse del virus. E preoccupa la variante inglese, che sta mettendo in ginocchio il Paese e potrebbe diffondersi anche da noi“. Insomma, siamo alle solite: il quadro è tale che nonostante in base ai parametri fissati da governo e Comitato tecnico scientifico, l’Italia è quasi tutta in zona gialla, per Ricciardi serve assolutamente un lockdown totale.
Ricciardi parla come Conte
Questo perché il coronavirus corre, mentre noi – afferma il medico – “siamo sistematicamente in ritardo. Se si adottano misure di contenimento quando la situazione è già grave ci vuole più tempo, e si ha un numero di morti molto superiore. E con l’inizio, tra qualche settimana, della campagna vaccinale di massa una situazione fuori controllo potrebbe complicare molto le operazioni. Rischiamo di essere costretti – conclude – a adottare misure di emergenza in corsa, e sarà tutto piu’ difficile”. Parole che ricordano quelle del premier Conte, che prima di Natale diceva che dovevamo chiudere tutto per salvare il Natale. Poi sappiamo come è andata: a Natale tutto chiuso. E ora il premier parla di una impennata di contagi e avverte che servono nuovi sacrifici.
Adolfo Spezzaferro
2 comments
Facciamolo più forte.
Di due mesi.
A proposito, mica Walter sa qualcosa sull’influenza stagionale che nel 2020 sembra scomparsa ?
[…] ancor prima di Crisanti e Galli — detiene il primato per aver pronunciato più volte la parola «lockdown» e «morti». Se lo conosci, cambi canale: gli italiani, ormai, lo hanno imparato […]