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La rivoluzione grillina finisce in multa: si dimette il capo gabinetto della Appendino

by Nicola Mattei
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Torino, 29 ott – Una multa, proprio così. Su questo pezzo di carta, nello specifico una contravvenzione elevata ad un amico per la quale aveva chiesto di intercedere all’amministratore delegato di Gtt, l’azienda dei trasporti pubblici del capoluogo piemontese, si infrange la carriera di Paolo Giordana, capo di gabinetto del sindaco Chiara Appendino. E con lui cade anche un discreto pezzo della retorica pentastellata.

“Per carità, i controllori sono tanto bravi però un po’ troppo, come dire, quadrati. Praticamente un mio amico era sul pullman che stava per timbrare il biglietto e il controllore l’ha fermato dicendogli “lo deve timbrare 5 minuti fa, 1 minuto fa, 30 secondi fa. Adesso le devo fare la multa”. Non è tanto carina come cosa. Cosa possiamo fare?”: sono queste le parole con cui Giordana cerca di far togliere la contravvenzione da 95 euro comminata al suo amico. Dall’altro capo del telefono l’ad di Gtt, Valter Ceresa, risponde affermativamente: “Sì, sì, non gli arriverà la multa”.

L’intercettazione è stata acquisita nell’ambito dell’inchiesta per falso in bilancio che coinvolge proprio Gtt, uno dei tanti casi aperti per l’amministrazione grillina a guida Appendino. Dalla terra di nessuno dell’ex-Moi ai fatti di Piazza San Carlo (in merito, lo stesso Giordana è stato ascoltato proprio ieri in Procura), sono parecchie le grane che ad un anno e mezzo dall’insediamento a Palazzo Civico i cinque stelle si trovano per le mani senza riuscire ad offrire risposte chiare ai cittadini.

Una trama che sembra ricalcare quella di altre città, da Parma a Roma passando per Livorno: i sindaci sono tutti giovani, tutti di bella presenza e, per un motivo e per l’altro, tutti indagati. Appendino compresa, finita nell’occhio della magistratura pochi giorni fa per falso in atto pubblico in relazione ad un debito da cinque milioni “sparito” dal bilancio del comune e per il quale anche Giordana è iscritto nel registro degli indagati. “Siamo sotto attacco, il sistema ci accerchia”, tuonò Luigi di Maio commentando la vicenda. Anche la multa da cancellare rientra nel complottone?

Nicola Mattei

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rivoluzione grillina finisce in multa: si dimette il capo gabinetto della Appendino | NUTesla | The Informant 30 Ottobre 2017 - 9:00

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