Roma, 3 lug – Matteo Salvini affida la sua rabbia ad una diretta su Facebook dal suo profilo, appena ricevuta la notizia della scarcerazione di Carola Rackete da parte della Gip di Agrigento, Alessandra Vella.
“Messa in pericolo la vita di militari italiani”
“Cosa bisogna fare per finire in galera in Italia?” si chiede Salvini. “Mi vergogno di chi permette che in questo Paese arrivi il primo delinquente dall’estero e nel nome delle sue idee politiche disobbedisca alle leggi e metta a rischio la vita di alcuni militari italiani che stavano facendo il loro lavoro”. Il riferimento di Matteo Salvini è ovviamente alla motovedetta della Guarda di Finanza speronata dalla nave Sea Watch 3, governata dalla “capitana” Carola Rackete, nel suo ingresso coatto in porto a Lampedusa. “Mi sono andato a rileggere le dichiarazioni dei finanzieri” dice Salvini. “Quella notte di pochi giorni fa hanno rischiato di finire schiacciati, ammazzati, sulla banchina del porto di Lampedusa”.
“Chiunque ora è legittimato a violare le leggi”
“Vorrei capire questo giudice che ha liberato questa criminale” insiste Salvini. “Se questa sera una pattuglia dei Carabinieri o della Polizia intima l’alt su una strada italiana, chiunque ora è legittimato non solo a tirare dritto, ma a speronare la pattuglia“. “Pessimo segnale, signor giudice” ammonisce Salvini. Poi, passa alle accuse: “Se qualche giudice vuole fare politica, siamo in democrazia: si toglie la toga, si candida in parlamento con la sinistra e cambia le leggi che non gli piacciono. Non siamo un Paese civile se si sovrappongono politica e magistratura”. “Dopo un fatto così grave, come si risolve la cosa? Con una pacca sulla spalla?” insiste Matteo Salvini. “Magari il signor giudice si è anche bevuto un bicchiere di vino con la signorina Carola, che si è detta ricca, bianca, tedesca magari un po’ annoiata e quindi legittimata a violare le leggi“.
“Altri stati Ue ci fanno la morale”
Poi, Salvini passa al contrattacco sulle dichiarazioni inerenti al caso Sea Watch degli altri leader europei: “Poi ci sentiamo pure fare la morale da qualche politico tedesco, da qualche politico francese, di quelli che hanno passato la notte a spartirsi le poltrone della Commissione europea”. “Se qualcuno pensa che io molli, che io mi fermi, ha sbagliato a capire”. “Ancora oggi pomeriggio” aggiunge Salvini “Ci siamo ritrovati con esperti e tecnici del ministero dell’Interno per valutare come fermare altre navi di complici degli scafisti”. E per ribadire il concetto, il ministro dell’Interno si ricollega al caso degli arresti di Lodi, dove sono finiti in manette numerosi appartenenti a Onlus dell'”accoglienza”: “Cazzate” taglia corto Salvini “ci guadagnano solo un sacco di soldi”. E questa mattina, Salvini ribadisce il concetto sempre con una dichiarazione su Facebook: “Urge riformare la giustizia, perché questa non è la giustizia che serve a un Paese che vuole crescere”.
Ilaria Paoletti
5 comments
Per quanto riguarda l’immigrazione, visto che i giudici hanno l’ultima parola anche in deroga alle leggi, perche’ Salvini mon fa un passo indietro e lascia risolvere tutto il problema immigrazione alla magistratura?
Mi sembra troppo comodo annullare tutto il lavoro del parlamento e del ministro dell’interno con una sentenza
dubbia che un altro giudice non avrebbe adottata.
Carola dimonia dagli occhi di bragia ….
Soccorso Rosso colpisce ancora .
Licenziamento immediato per i giudici che NON applicano le leggi ! Non è loro compito legiferare …. se ne facciano una ragione o cambino mestiere .
Al posto del comandante della motovedetta avrei sparato …. almeno un colpo in aria , non sono numerati .
[…] della magistratura del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che aveva parlato di “sentenza politica” ad opera di “giudici di sinistra” per i quali prova “vergogna”. Per De […]
[…] della magistratura del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che aveva parlato di “sentenza politica” ad opera di “giudici di sinistra” per i quali prova “vergogna”. Per De Felice più che una […]
[…] della magistratura del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che aveva parlato di “sentenza politica” ad opera di “giudici di sinistra” per i quali prova “vergogna”. Per De Felice più che […]