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Se Santoro ricompatta (ancora una volta) il Pdl

by Rolando Mancini
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Roma 18 ott – La “guerra santa” di Santoro contro Berlusconi prosegue imperterrita nonostante la leadership del cavaliere appaia sempre più affievolita.

Nella scorsa puntata di Servizio Pubblico Santoro ha infatti mandato in onda una lunga intervista a tale Michelle Bonev, attrice e assidua frequentatrice di Arcore, nella quale la donna bulgara ha svelato la presunta omosessualità di Francesca Pascale, novella lady B. e descritto un sistema dove un Berlusconi-padrino era pronto ad ascoltare  le richieste economiche e professionali delle sue invitate cercando di soddisfarle con l’aiuto della sua infinita rete di conoscenze.

L’intervista ha subito provocato reazioni furiose da parte degli esponenti del Pdl: Alfano accusa Santoro di fare “un giornalismo qualunquista e volgare che utilizza presunti gossip e personaggi discutibili”, Schifani invoca l’intervento dell’Ordine dei Giornalisti “a tutela del pubblico e contro chi ha ideato e mandato in onda simili volgarità”. Intervengono sul punto anche la “colomba” Lupi: “Il giornalismo guardonista da buco della serratura ha raggiunto il suo vertice” e “il falco” Santanchè che descrive la Bonev come una una “persona disperata, che forse non ha più niente, che non ha più lavoro e che è disposta a qualsiasi cosa per recuperare lavoro e pubblicità” e su Santoro afferma che “andrebbe indagato per sfruttamento della prostituzione”. Dopo mesi e mesi il Pdl si comporta come un partito vero, coeso e deciso.

Merito di Santoro e della sua intervista (buona più per un settimanale stile Novella 2000 che per un programma che vorrebbe essere di approfondimento politico) che lascia ai telespettatori la sensazione di trovarsi di fronte ad una vera e propria ossessione: Berlusconi, Berlusconi ovunque. Ormai condannato in via definitiva a 7 anni di reclusione per la gioia dei Travaglio, dei Vauro e di tutti i forcaioli post-comunisti, ai margini della vita politica nazionale, ai margini del suo partito, che senso ha continuare a parlare pedissequamente di Berlusconi? Ma tant’è, Santoro lo fa e come effetto rafforza l’avversario.

Non è la prima volta, tra l’altro, che Santoro, guru dell’antiberlusconismo, fa un favore al cavaliere e al suo partito: è storia recente l’ospitata con tanto di salvietta a pulire la sedia di Travaglio, che fece schizzare di quasi due punti Berlusconi nei sondaggi. Insomma se il Pdl vuole avere qualche speranza di restare unito e non finire tra le fauci di un’immortale Balena Bianca dovrà fare affidamento sul tempismo giornalistico e sull’arguzia politica di Michele Santoro da Salerno, protettore del Pdl.

Rolando Mancini

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