Roma, 18 set – Il premier Giuseppe Conte incontra i sindacati e con il suo stile ormai consolidato parla di “remare insieme per il bene dell’Italia“. Al di là dei proclami, il presidente del Consiglio, in apertura del tavolo a Palazzo Chigi con le parti sociali, spiega: “Ho accolto la vostra richiesta di un incontro urgente per discutere insieme a voi delle misure che riteniamo indispensabili per la crescita e lo sviluppo dell’economia italiana in vista della imminente manovra economica. L’ascolto delle parti sociali è un metodo di lavoro che ho adottato sin dall’inizio e che intendo proseguire. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di remare insieme per il bene del Paese”. Parlando con i leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, Conte assicura che la prossima manovra si occuperà di “temi come l’alleggerimento della pressione fiscale a partire dalla riduzione delle tasse sul lavoro, una nuova agenda di investimenti ‘verdi’, e un piano strutturale di interventi per il Mezzogiorno”. Queste, precisa, “sono priorità che siamo determinati a mettere al centro della prossima manovra economica”. All’inizio dell’incontro, il presidente del Consiglio sottolinea anche che “sarà fondamentale una seria lotta all’evasione fiscale. Tutti devono pagare le tasse per pagarne meno“. Poi un passaggio d’obbligo sui diktat di Bruxelles: “Abbiamo un quadro di finanza pubblica che ci impegna con vincoli ben precisi. Vogliamo tenere i conti in ordine”. Secondo ministro dell’Economia, il dem Roberto Gualtieri, anche lui seduto al tavolo, per ripartire è necessaria una continuità di governo: “L’orizzonte del governo triennale è fondamentale per rilanciare la crescita e l’occupazione“, spiega, sotolineando che il governo giallofucsia per fare le cose ha bisogno di tempo e che quindi non deve cadere.
Uil: “Adeguamento pensioni e rinnovo dei contratti”
“Apprezzo l’invito a remare tutti nella stessa direzione. Abbiamo visto un cambiamento di passo di questo Governo”, afferma il leader della Uil, Carmelo Barbagallo. Ma i problemi restano, spiega, a cominciare dai pensionati: “Hanno sempre fatto da bancomat del Paese. Ora serve una svolta, bisogna dare un segnale positivo ai 15 milioni di pensionati che, peraltro, svolgono anche una funzione di ammortizzatori sociali. Serve l’adeguamento delle pensioni, dunque, e l’avvio delle Commissioni per la separazione della previdenza dall’assistenza e per l’individuazione dei lavori gravosi”, sottolinea Barbagallo. Sul fronte del mercato del lavoro, aggiunge, “è altrettanto urgente prevedere risorse per il rinnovo dei contratti. Sul fisco, poi: si devono ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. Ci sono molti temi da affrontare”, precisa il leader della Uil. Infine invita il governo a stabilire “un calendario di incontri per provare a trovare soluzioni condivise sulle varie specifiche questioni“.
Cisl: “Individuare percorso comune per dare scossa a economia”
Per il segretario della Cisl, Anna Maria Furlan, il programma esposto da Conte è “un buon punto di partenza” ma ora bisogna “individuare un percorso comune con il governo per dare una scossa all’economia”. La crescita zero, ricorda la sindacalista, ”significa meno risorse per gli investimenti, per il lavoro ed i più deboli”. E’ ”fondamentale” la riduzione delle tasse, per ”alzare le buste paga dei lavoratori e sostenere anche le imprese che producono il 75% per i consumi interni. Ma bisogna ridurre le tasse anche a milioni di pensionati che sono i più tartassati in Europa”, osserva la Furlan. ”Un segnale bisogna darlo chiaro nella manovra”, avverte la leader della Cisl. Tra le priorità del suo sindacato, ci sono il rinnovo dei contratti nella Pa e nella Sanità: ”E’ indispensabile stanziare le risorse”, sottolinea il segretario. Anche il tema delle infrastrutture ”rimane fondamentale per la crescita del Paese. Sbloccare i cantieri significa far partire 450 mila posti di lavoro ma bisogna riveder anche le norme sullo Sblocca cantieri che hanno ridotto la trasparenza degli appalti e la sicurezza sul lavoro”.
Cosi come, secondo la Furlan, ”è giusto ed urgente affrontare il tema della sicurezza del lavoro. E’ ormai un bollettino di guerra quotidiano. Dobbiamo dare un segnale forte su questo tema”.
Cgil: “Riforma delle pensioni, meno tasse per lavoratori dipendenti e pensionati”
Il leader della Cgil, il “compagno” Landini, prima del tavolo a Palazzo Chigi ha chiarito: “Noi partiamo dalla piattaforma che il premier Conte conosce perché gliela avevamo già presentata anche nell’altra veste perché vogliamo avere una risposta e capire se le scelte che il nuovo governo farà vanno o no nella direzione delle richieste da noi avanzate”. A partire da una riforma delle pensioni più equa ed efficace rispetto a Quota 100. “Penso che occorra una riforma fiscale nel nostro Paese e i lavoratori dipendenti e i pensionati devono pagare meno tasse perché sono quelli che ne pagano di più. Ridurre il carico fiscale per lavoratori dipendenti e i pensionati è un modo anche per aumentare le pensioni e gli stipendi ed è quello di cui si ha bisogno per aumentare i consumi”, ha sottolineato Landini.
Adolfo Spezzaferro