Roma, 5 mar – Oggi è il giorno del redde rationem sulla Tav tra Lega e M5S. Si terrà questa mattina a Palazzo Chigi il vertice sulla Torino-Lione con il premier Giuseppe Conte, i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio ed il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.
Zingaretti: “Criminale interrompere i bandi”
Intanto sull’opera è intervenuto il neosegretario del Pd, Nicola Zingaretti: “I bandi non si interrompano: sarebbe criminale pensare di perdere centinaia di milioni di investimenti e migliaia di posti di lavoro”. Così il governatore del Lazio al termine dell’incontro a Torino con il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino.
“L’Italia deve ripartire: abbiamo alle nostre spalle nove mesi di propaganda, di confronti, di selfie, ma questo Paese è di nuovo in ginocchio. La produzione industriale è crollata, il fatturato delle aziende è fermo come lo sono i cantieri del Paese. La Tav è un simbolo di come non ci si deve comportare rispetto alle aspettative di futuro”, ha aggiunto il vincitore delle primarie del Pd. “Per nascondere una divergenza politica – ha sottolineato Zingaretti – ogni settimana se ne ascolta una e intanto il cantiere è fermo. L’Italia sta pagando il costo della incertezza di una maggioranza parlamentare che non è unita e questo è inaccettabile”. Non solo. “Purtroppo il governo gialloverde ci ha fatto diventare gli ultimi in Europa. E anche la Lega di Salvini, radicalmente diversa rispetto alla Lega che c’era prima, è contro gli interessi del Nord e contro gli interessi produttivi”.
Salvini: “Ci stiamo lavorando”
A disinnescare la polemica ci pensa il vicepremier Salvini. “Ci stiamo lavorando: ogni mattina vedo un punto di incontro. Sulla Tav il governo non rischia assolutamente. Prevalga il buonsenso”. dice il vicepremier.
Tuttavia, l’alleato di governo Di Maio resta sulla posizione, ampiamente condivisa dal M5S, del no all’opera.
Buffagni: “Progetto obsoleto”
“Non capisco perché si debba parlare di un progetto di 20 anni fa quando oggi il ministro Di Maio presenta qui a Torino il Fondo nazionale dell’innovazione, cioè un miliardo di euro sul futuro del Paese, sull’innovazione e sul digitale”, aveva detto ieri Stefano Buffagni (M5S), sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
“Salvini fa bene a dire quello che vuole – aveva spiegato Buffagni – io resto della mia idea: è un progetto obsoleto che si può superare facendo altre cose, utilizzando quello che già esiste investendo quei soldi su progetti che possono servire, ha un costo spropositato comunque lo si guardi”. Buffagni si dice stupito del fatto che “chi aveva avallato la Tav in passato come i diversi governi e la Lega, oggi dica che si possono evitare gli sprechi con la mini-Tav, ma se erano sprechi perché li hanno avallati?”.
Staremo a vedere se e come il governo oggi troverà la quadra su un nodo che altrimenti potrebbe essere terreno di scontro nella campagna elettorale per le Europee.
Adolfo Spezzaferro
1 commento
Prima di dare lezioni e moralismi, si faccia un esame di coscienza, la spazzatura sotto il tappeto prima o poi salta fuori… Signor Buffagni.