Roma, 4 giu – Una “lunga e cordiale” telefonata tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio di stamattina avrebbe calmato le acque tra i due vicepremier, tanto che fonti di Lega e M5S confermano che il clima è “positivo”. E infatti sarebbestato trovato in Senato l’accordo M5S-Lega per dare il via libera all’emendamento Salvini, che prevede lo stop al Codice degli appalti per due anni. Il testo proposto dalla Lega, al centro dello strappo di ieri sera a Palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte, è in fase di revisione, con alcune modifiche che integrano il lavoro fatto nelle Commissioni di merito.
Telefonata Salvini-Di Maio: è tregua. Verso accordo sullo Sblocca cantieri
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“Cantieri sbloccati e appalti più semplici e veloci, la soluzione è a portata di mano. Sono fiducioso in un accordo positivo già oggi, l’Italia ha bisogno di opere pubbliche, semplificazione e investimenti”, ha affermato il leader della Lega. A mostrarsi fiducioso era stato anche il capo politico del M5S. ”Sullo sblocca cantieri per ora arrivano buone notizie e siamo fiduciosi. Sono sicuro che si arriverà a una soluzione condivisa e di buon senso. Bisogna far ripartire il Paese, senza intoppi e lo vogliamo tutti. C’è un testo già condiviso e pronto per essere votato. Il M5S c’è e l’ho detto già ieri. L’unico obiettivo in questo momento è tornare a far correre l’Italia”, ha detto Di Maio.
Sarebbe stato Di Maio a prendere l’iniziativa della telefonata con Salvini. Una chiamata, la sua, attesa dal responsabile del Viminale per seppellire l’ascia di guerra. Non è escluso, a questo punto, che un incontro potrebbe tenersi a breve, forse già domani. Conte, dal canto suo, ha plaudito l’iniziativa. Il ritorno al dialogo – si apprende sempre da fonti di governo – è una buona premessa, proprio come auspicato ieri nel discorso del premier, per procedere nella giusta direzione.
Poco prima era arrivato un appello dal premier Conte. Il super emendamento presentato dalla Lega “non l’ho capito e sono 30 anni che faccio il giurista, ma rischia di creare il caos normativo. In sostanza volendo congelare l’attuale codice degli appalti propone un’improbabile reminiscenza del vecchio codice che ormai è abrogato e non può rivivere. Ci avviamo a un caos”. “Faccio un appello agli amici della Lega, non metto in discussione la loro buona fede. Questo superemendamento è stato presentato adesso, dopo aver rimesso in discussione il lavoro di mesi, ha portato con sé altro 400 emendamenti, anche delle varie opposizioni. Siamo a pochi giorni dalla conversione, dobbiamo passare alla Camera faccio un appello, in questo decreto c’è tanto lavoro, ci sono le norme suo terremotati, mi raccomando”, ha avvertito Conte.
Adolfo Spezzaferro