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Milano, i rom ringraziano Roberto Fico: catena di furti per il 2 giugno

by Fabio Pasini
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Milano, 4 giu – Le cinque borseggiatrici rom di origine bosniaca, arrestate domenica a Roma mentre erano impegnate a derubare i turisti al Circo Massimo, erano in buona compagnia nel meritare il bel pensiero del presidente della Camera, Roberto Fico, che aveva voluto dedicare alla loro etnia la festa del 2 giugno.

Malloppo balcanico in Corso Como

Nelle stesse ore a Milano altre nomadi si distinguevano per attività degne degli onori tributati loro dalla pentastellata terza carica dello Stato. Dapprima una cittadina serba, in compagnia di un’italiana di origine slava, sono state colte con le mani nel sacco, dopo aver svuotato un elegante appartamento di corso Como, noto per essere epicentro della movida milanese. Quando in serata la padrona di casa è rientrata, trovando le sue stanze sottosopra, si è resa conto di cosa fosse appena successo e, dopo lo spavento iniziale, ha reagito cercando di capire se i responsabili fossero ancora raggiungibili. E, in effetti, erano ancora là le due signorine balcaniche, sulle scale del palazzo mentre si davano alla fuga con il ricco e pesante malloppo.

Residenti del campo di Baranzate

La vittima, 32enne, allora le ha inseguite e raggiunte, ingaggiando con loro una colluttazione dopo aver chiamato le forze dell’ordine. Proprio l’arrivo di una Volante ha posto fine all’incresciosa situazione. Le due ladre, entrambe residenti nel campo nomadi di Baranzate di Bollate, sono finite in manette con l’accusa di rapina aggravata, quindi non di semplice furto, per la condotta violenta contro la padrona di casa. E’ andata male, dunque, anzi molto male, anche visto il bottino sfumato: una borsa Hermès, un portafogli Prada e uno Dolce e Gabbana, un orologio Rolex e gioielli vari del valore stimato complessivo di quasi 100mila euro.

Una ladra chiamata “Ibra”

E mentre la coppia di “tope d’appartamento” dovrà aspettare altre e più fortunate occasioni per farsi un nome, c’è chi un nome già ce l’ha, anche perché lo condivide con un fuoriclasse del calcio mondiale. Parliamo di “Ibra”, più precisamente di Leka Ibrahimovic, “promettente” diciottenne con alle spalle già numerosi precedenti, che domenica mattina è stata arrestata con l’accusa di rapina.
Il luogo dell’ennesimo misfatto contestato alla campioncina del furto era la fermata Repubblica (che caso, eh?) della linea M3 della metropolitana milanese. Lì “Ibra” aveva appena preso di mira due anziani turisti giapponesi, marito e moglie, cui aveva sfilato i portafogli. Anche in quel caso le vittime avevano scoperto tutto e avevano reagito gagliardamente: ladruncola bloccata e trattenuta anche con l’aiuto della security dell’Atm, quindi le manette.

Ma i giapponesi si difendono

La signora giapponese nel corpo a corpo ha riportato alcune ferite alle mani medicate sul posto dal personale del 118 intervenuto. Per fortuna nessuno ha poi tradotto e spiegato ai turisti nipponici gli illuminanti pensieri del presidente della Camera sulla festa della Repubblica.

Fabio Pasini

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2 comments

Gianna Morandi 6 Giugno 2019 - 3:21

FICO non vali un fico secco! Attenzione ai tuoi rom. Un giorno o l’altro potrebbero fare una capatina a casa tua…

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Bracco 11 Giugno 2019 - 6:23

E magari…gli si portassero via pure i mobili.
Cosi non farebbe più il fico!

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