Roma, 5 mar – “Spero che Matteo [Salvini] mi dia un ruolo istituzionale per affrontare il tema della prostituzione vista la mia esperienza in Italia e all’estero”. Parla così Efe Bal, “la transessuale più famosa d’Italia” (Vladimir Luxuria non se ne deve avere a male) che da sempre ha manifestato simpatie per la Lega e si autocandida proprio nel momento in cui si riaccende il dibattito sulla regolamentazione della prostituzione e l’abrogazione della legge Merlin. Così ha dichiarato ai microfoni dell’AdnKronos: “Tra pochi giorni, il 10 marzo, prendo il mio diploma alla Scuola di Formazione Politica della Lega, ne sono molto felice e mi sembra una bella coincidenza che proprio ora si riaccenda il dibattito sulla regolamentazione della prostituzione, la riapertura delle case chiuse”.

“Sono la persona giusta per affrontare il problema”

Nello specifico dell’argomento “case chiuse”, la Bal si dice convinta che “certo non basterebbe riaprirle, in Italia ci sono circa 60mila prostitute a ‘tempo pieno’ cui si aggiungono quelle occasionali, che ‘arrotondano’, e i clienti sono oltre nove milioni. La legge Merlin va abolita, bisogna legalizzare la prostituzione, tutelare prostitute e clienti, regolarizzare i controlli sanitari. I clienti, quasi tutti sposati, chiedono sempre più spesso rapporti non protetti, alcune li concedono, il rischio è alto e coinvolge le mogli, le famiglie dei clienti”. La trans, di origine turca, dice di essere  “leghista da anni” e di stimare Salvini “da sempre. Lui è la persona giusta per arrivare a regolarizzare, a rendere sicura la prostituzione, ha la forza e il consenso che servono. E spero proprio che voglia darmi un ruolo istituzionale per affrontare il tema della prostituzione, vista la mia esperienza in Italia e all’estero, la mia conoscenza di questo settore difficile e complesso. Nel caso diventerei anche un esempio, in tutto il mondo, del fatto che una prostituta può davvero cambiare vita: a maggio compirò 42 anni e mi piacerebbe davvero rendermi utile, cambiare”. Non manca nemmeno un apprezzamento finale al leader del Carroccio: “Salvini mi piace, come leader e anche come uomo: ha la pancetta, la barba, mi sembra un classico uomo turco e io sono turca: evidentemente sento un richiamo ancestrale”.

Cristina Gauri 

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Classe 1977, nata nella città dei Mille e cresciuta ai piedi della Val Brembana, dell’identità orobica ha preso il meglio e il peggio. Ex musicista elettronica, ha passato metà della sua vita a fare cazzate negli ambienti malsani delle sottoculture, vera scuola di vita da cui è uscita con la consapevolezza che guarire dall’egemonia culturale della sinistra, soprattutto in ambito giovanile, è un dovere morale, e non cessa mai di ricordarlo quando scrive. Ha fatto uscire due dischi cacofonici e prima di diventare giornalista pubblicista è stata social media manager in tempi assai «pionieri» per un noto quotidiano sabaudo. Scrive di tutto quello che la fa arrabbiare, compresi i tic e le idiozie della sua stessa area politica.

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