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Trump silura il responsabile della cybersicurezza. Aveva detto “elezioni 2020 più sicure della storia”

by Adolfo Spezzaferro
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Washington, 18 nov – Donald Trump silura il responsabile per la cybersicurezza Chris Krebs, colui che aveva improvvidamente definito le elezioni 2020 “le più sicure della storia degli Stati Uniti”. “Le recenti dichiarazioni di Chris Krebs sulla sicurezza delle elezioni 2020 sono state molto inaccurate, in quanto ci sono state frodi e irregolarità su larga scala, come persone morte che hanno votato, osservatori a cui non è stato consentito l’accesso ai seggi elettorali, “anomalie” nelle macchine per il voto che hanno cambiato i voti da Trump a Biden, votazioni in ritardo e molto altro ancora. Per questo – annuncia su Twitter il presidente Usa – con effetto immediato Krebs è licenziato da direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza e le infrastrutture della sicurezza”, la Cisa. Immancabile, in calce al tweet presidenziale, l’avvertimento del social con cui si contestano le affermazioni sulle frodi elettorali.

Krebs rivendica di aver fatto un buon lavoro

Dal canto suo, Krebs sempre su Twitter – con l’hashtag #Protect2020 – rivendica di aver fatto un buon lavoro: “Onorato di servire il Paese. Abbiamo fatto bene. Difendi l’oggi, proteggi il domani”. Krebs, nominato proprio da Trump, è stato a capo della Cisa al Dipartimento di Sicurezza nazionale dalla creazione dell’agenzia nel 2018.

Prosegue la battaglia legale del presidente contro il risultato delle elezioni

Intanto, sul fronte dei ricorsi e dei riconteggi – la battaglia legale di Trump, convinto che possa ancora vincere le elezioni – la partita contro Joe Biden potrebbe essere riaperta nello stato della Georgia, dove, dopo il riconteggio delle schede di alcune contee, lo sfidante dem è in testa con poco più di 13 mila voti. Infatti durante il riconteggio delle schede nella Floyd County, sono stati identificati 2.600 voti che non erano stati inseriti nel computo elettorale. A riportarlo è il New York Times, secondo cui a determinare l’errore sarebbe stato il mancato caricamento dei voti da una memory card nella macchina per il conteggio dei voti. Ebbene, nelle schede ritrovate 865 voti sono andati a Biden mentre 1.643 sono stati attribuiti al presidente in carica, riducendo lo scarto in questo Stato-chiave. Se le cause intentate da Trump non dovessero andare a buon fine, Biden sarebbe eletto con 306 grandi elettori (la soglia è di 270) contro i 232 di Trump.

Adolfo Spezzaferro

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1 commento

fabio crociato 18 Novembre 2020 - 2:33

A scoppio ritardato, come tutti gli ignoranti.

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