Le innovazioni in ambito tech e digital hanno dato vita a cambiamenti decisivi in ambito sociale, stravolgendo in modo radicale azioni di vita quotidiana e modo di pensare e, soprattutto, lavorare. La digital revolution ha subito poi una decisiva accelerata con la recente pandemia di covid 19 che ha costretto le aziende a ripensare totalmente il modo di fare marketing e comunicazione, soprattutto in settori come logistica, industria e agricoltura, fino ad ora rimasti toccati solo marginalmente dalla digital revolution.
Si va, insomma, verso un’economia e una società completamente ICT driven e diventa impossibile non considerare fenomeni come iperconnettività, machine learning e proliferazione di dati. Tutti punti che le moderne società di marketing e comunicazione hanno iniziato a prendere seriamente in considerazione. La domanda è: bastano?
Il prodotto non basta: servono i rapporti umani
A quanto pare no: in una società liquidi che ha sempre maggior bisogno di raccontarsi le metriche, i KPI e i numeri non bastano. Lo dimostra la sempre maggiore attenzione da parte delle aziende verso il tema di valori come inclusività e rapporti umani.
Lo sanno bene start-up come Web Direction quanto non sia banale tenere il timone: è necessario saper cogliere i cambiamenti e costruire con i clienti non un mero piano di comunicazione e marketing ma un rapporto concreto, umano appunto, da trasmettere al mondo esterno.
Il consumatore finale, insomma, non vuole più vedere solo il prodotto ma anche e soprattutto il lavoro, l’etica e la community aziendale che stanno dietro il prodotto.
Una sfida, il comunicarlo, non scontata ma che alcune aziende hanno già ampiamente colto fondendo comunicazione tradizionale e innovazione.