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Visibilità su Google: partire dalle basi

by Redazione
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visibilità google

Hai un’azienda, hai investito sul web, hai fatto un bel sito internet, magari con un e-commerce collegato. Ma le vendite non ti assistono, i risultati sono inferiori alle aspettative e se metti il nome dell’azienda su Google, viene fuori un punto interrogativo. Se è così, hai sbagliato qualcosa. E conviene ripartire dalle basi.

Conosci te stesso, con un audit 

Il primo passo è affidarsi ad un professionista che ti sappia guidare nel magico mondo di Google. Prima di mettere mano ad un sito web bisogna analizzarlo, fare un audit SEO professionale, verificare il traffico, studiare il mercato di riferimento ed i competitor, fare una seria keyword research, verificare eventuali penalizzazioni, e molto altro ancora. Insomma devi conoscere bene te stesso e il tuo settore di riferimento.

Questa operazione però non si può fare facilmente internamente. Serve qualcuno che ti guardi con occhio clinico, una specie di psicologo che indaghi e tiri fuori ciò che sei. E che possa fornire un’analisi completa del sito web per scovare problematiche legate all’user experience o di natura tecnica, le tue parole chiave, cosa fanno i tuoi competitor, local SEO e molto altro.

SEO, una sigla magica

Il termine SEO è ormai entrato nel lessico quotidiano delle aziende. E se non lo è, lo deve diventare. La Search Engine Optimization è la chiave per l’ottimizzazione per i motori di ricerca, e per il motore di ricerca per eccellenza: Google. Per i poco esperti appare come una formula magica con cui il sito internet viene posizionato su internet e sui motori di ricerca, al fine di aumentare il traffico e le visite sul sito.

In realtà di magia c’è poco: serve professionalità e pazienza. Abbiamo chiesto a Matteo Dalla Vecchia, esperto di SEO, di dirci le parole chiave per sperare nel successo: “Si parte da un Audit SEO iniziale analizzando il sito web in tutte le sue parti; occorre poi studiare il mercato di riferimento ed i competitor. Ci sono poi termini che devono trovare la giusta applicazione: come keyword research, link building e monitoraggio SEO nel tempo. Il tutto mirato a migliorare le performance web del sito del cliente”. In conclusione: la visibilità su Google è una meta raggiungibile solo facendo i giusti passi.

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3 comments

Prof. Massimo Sconvolto 1 Marzo 2022 - 11:44

Io non ho fatto niente onestamente per diventare la stella cometa sull’albero dei “ricercati”
(Spiego per chi non ha mai frequentato uffici di Polizia hanno, o almeno avevano pannelli, con le foto dei ricercati 1 sola in alto – il più pericoloso credo – nella fila immediatamente sotto 3 un po’ meno pericolosi e via di seguito aggiungendo due foto per fila fino alla base).

https://www.google.com/search?q=Prof.+Sconvolto

e non solo su Google 😛

http://www.bing.com/search?q=Prof.+Sconvolto&form=QBLH&sp=-1&pq=prof.+sconvolto

https://duckduckgo.com/?q=Prof.+Sconvolto

https://www.qwant.com/?q=Prof.+Sconvolto

😀

Reply
leonardofaccoderisore 31 Marzo 2022 - 6:08

Francamente per la mia esperienza gogol trova bene e trova tutto, almeno restando entro 2-3 termini di ricerca.

Sconvolto, bravo intelligentone, e chi altri si chiama così, con quel nome del caxxo?

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Prof. Massimo Sconvolto 23 Aprile 2022 - 11:48

Mica è un nome, è un cognome ed è l’eccezione che conferma la regola, visto che sei un latinista è un Nomina non omina sunt.

P.S. Torna a Botteghe Oscure e porta viveri, che se Putin arriva pure qui 😛

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