Roma, 13 ott – L’Isis aveva lanciato il sasso: “Gli attivisti di sinistra guardano ai musulmani come ad una forza per lottare insieme contro le ingiustizie del mondo. A volte fanno parte di movimenti insurrezionalisti che potrebbero allearsi con i musulmani per combattere contro i neo-nazisti e la politica: dare informazioni utili, armi e coperture, per spianare la strada ai musulmani verso la conquista di Roma”, si leggeva in un ebook firmato Stato islamico diffuso all’inizio dell’anno.
Nel testo, intitolato “Bandiere nere da Roma”, si prefigurava quindi una saldatura fra l’antifascismo militante di casa nostra e lo jihadismo terroristico. Per ora, tuttavia, sembra aver risposto in modo plateale solo la più sfigata delle formazioni dell’estrema sinistra, ovvero il minuscolo Partito marxista leninista italiano.
Alla “5ª Sessione plenaria del Comitato centrale del PMLI” (accipicchia!), si legge sul loro sito con terminologia enfatica, il segretario del partito, Giovanni Scuderi, avrebbe dichiarato: “Una santa alleanza imperialista è nata per combattere e distruggere lo Stato islamico che si oppone all’imperialismo. Ovviamente il PMLI non può farne parte. Il nostro posto attuale è al fianco di chi combatte l’imperialismo che è il nemico comune di tutti i popoli del mondo. Lo Stato islamico non vuole che l’imperialismo sia il padrone dell’Iraq, della Siria, del Medioriente, dell’Africa del Nord e centrale, dell’Afghanistan e dello Yemen. Nemmeno noi lo vogliamo, quindi non possiamo non appoggiarlo”.
E ha aggiunto: “Tra noi e lo Stato islamico esiste un abisso incolmabile sui piani ideologico, culturale, tattico e strategico, e non condividiamo tutti i suoi metodi di lotta, atti e obiettivi. Ma un punto fondamentale ci accomuna, quello della lotta senza quartiere all’imperialismo. È un punto che supera al momento ogni e qualsiasi altra divergenza, ed è il perno della nostra alleanza antimperialista di fatto”.
Certo, la quinta colonna su cui deve contare l’Isis sembra un po’ poca cosa e la notizia può far sorridere. Ma giova ricordare che tesi simili le hanno proposte anche le ben più temibili nuove Br. E qui, forse, si ride meno.
Giorgio Nigra
1 commento
I “comunisti italiani” UN BENEAMATO CAZZO! Il signor Scuderi può al massimo rappresentare sé stesso, la sua arteriosclerosi selettiva (molto orwelliana), ed i suoi 4 cicisbei di corte. Grazie Scuderi per le stronzate che spari: così diamo pure adito a chiunque di scrivere titoli del genere “i comunisti italiani appoggiano l’isis”. L’isis, quell’accozzaglia di mostruosità clericalfasciste, oscurantiste, razziste e puramente criminali (ma con la “sempre valida” scusa, leit-motiv di tanti serial killer, del motivo “divino”), partorito negli States e poi sfuggitogli di mano (per ammissione di Hillary Clinton), come sovente gli capita (vogliamo parlare di Noriega, per dirne solo uno?). E tralasciando che l’isis faccia sembrare il Portogallo di Salazar come la Svezia di Palme, queste sparate di Scuderi puzzano pure di “operazione manifesti cinesi”. Fate il favore di evitare titoli da giornaletti di gossip, i “comunisti italiani” non chiamano proprio nessuno. Se a Scuderi sia, evidentemente, andato definitivamente in pappa il cervello, son problemi suoi e del suo geriatra.