In un brano, “L’Italia per me”, i due descrivono quello che, a loro dire, funziona nel nostro Paese: “In questo brano – dicono – abbiamo messo tutto quello che ci piace dell’Italia, riuscendo a non sembrare fascisti o due di CasaPound. In realtà la destra si è impossessata di molti simboli che dovrebbero essere di tutti, come il tricolore”. In effetti il tricolore è simbolo della nazione, non di una parte di essa. Giusto. Quello che i due si scordano di dire è che se la bandiera è diventata simbolo fazioso non è certo per colpa della “destra”, bensì perché la sinistra, nelle sue varie articolazioni, l’ha da sempre schifata: dai comunisti che dopo la Grande Guerra davano la caccia al reduce a quelli che dopo il ’45 assaltavano i treni con gli esuli istriani, fino ai centri sociali di oggi che inneggiano alle stragi in cui muoiono i nostri soldati. Una linea anti-nazionale piuttosto chiara, rispetto alla quale non ricordiamo prese di distanza significative da parte di J-Ax o Fedez. Insomma, se l’obbiettivo era quello di non sembrare di CasaPound, i due ci sono riusciti. Senza troppi sforzi.
Giorgio Nigra
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