Roma, 2 gen – Un altro anno se ne è andato. Lo sport italiano ha regalato alti e bassi – vedere la spedizione pallonara in Brasile – ed in alcune situazioni ha esaltato gli appassionati e dato una nuova dimensione, in discipline, spesso lontane dai riflettori. Fare classifiche non è mai facile, ma di seguito troverete i 10 migliori sportivi italiani dell’anno solare 2014.
10 – Valentino Rossi: Urbino, 16 febbraio 1979, motociclista. Vecchio? No. Rossi quest’anno ha portato la Yahama al secondo posto, con 295 punti, nel mondiale di Moto GP dietro al talento spagnolo Marc Marquez. Nel 2014 ha sfondato il muro dei 300 gran premi corsi, di cui oltre 250 in classe regina, ottenendo due successi a Misano e in Australia. MAI DOMO
9 – Vanessa Ferrari: Orzinuovi, 10 novembre 1990, ginnasta. Niente “Ginnaste vite parallele”, niente copertine, se non per meriti sportivi. L’ex giovane prodigio della ginnastica italiana si è fatta grande e quest’anno ha centrato due risultati di prestigio. Il 5 aprile a Tokyo ha ottenuto il suo primo oro in Coppa del Mondo nel torneo all-around. Poi il 18 maggio ha conquistato la medaglia d’oro al corpo libero, a pari merito con la rumena Larisa Iordache, punteggio di 14,800 punti, agli Europei di Sofia. ELEGANTE
8 – Daniele Meucci: Pisa, 7 ottobre 1985, atleta. Compagna, due figli e una laurea in ingegneria e dottorato in automazione robotica. Un uomo con la testa sulle spalle e l’oro nella maratona agli europei di Zurigo al collo. Figlio dell’Italia che fatica, per lui la corsa non è un lavoro, ma “un divertimento”, ha rievocato i fasti di Silvio Baldini. PROFESSOR FATICA
7 – Tania Cagnotto: Bolzano, 15 maggio 1985, tuffatrice. Figlia d’arte. In quattro giorni agli europei di Berlino ha conquistato due ori e un argento. Nel trampolino da 1 metro e nel trampolino sincro, con la compagna Francesca Dallapé, l’alloro più importante ed un secondo posto nel trampolino da tre metri. NEL NOME DEL PADRE
6 – Gregorio Paltrinieri: Carpi, 5 settembre 1994, nuotatore. 20 anni e seconda miglior prestazione di sempre e record europeo, 14’16”10 dietro la leggenda Grant Hacket, nei 1500m stile libero in vasca corta, che gli è valso l’oro ai mondiali di Doha in Qatar. A Berlino nel corso degli europei ha vinto sia gli 800m che i 1500m. IL DOMANI APPARTIENE A LUI
5 – Sara Errani e Roberta Vinci: Bologna, 29 aprile 1987; Taranto, 18 febbraio 1983, tenniste. Il bis sul cemento agli Australian Open, dopo la vittoria del 2013, e il trionfo a Wimbledon che è valso alla “Chicis” il Career Grand Slam per aver vinto, in doppio, almeno una volta tutti i tornei dello Slam. Numero 1 al mondo, poco altro da aggiungere. DUOPOLIO
4 – Marco Belinelli: San Giovanni in Persiceto, 25 marzo 1986, cestista. Da quando è sbarcato negli States ha subito una lenta e graduale evoluzione culminata con il titolo NBA 2014 con la maglia dei San Antonio Spurs, primo italiano di sempre. Nei playoff ha disputato 23 gare con 15.5 minuti d’utilizzo e 5.4 punti a gara. Nel corso del “NBA All-Star Weekend 2014” si è laureato campione nel “Three-point Shootout”. CRISTOFORO COLOMBO 2014
3 – Tony Cairoli: Patti, 23 settembre 1985, motociclista. Il podio inizia con Cairoli, Antonio all’anagrafe, “Tony” per tutti. Specialità della casa motocross. Stiamo parlando di un uomo che sa solo vincere, 8° mondiali in carriera, 6° di fila, ed ha messo nel mirino il record di Stefan Everts, a quota 10. Il suo emblema è il 222, numero con cui corre fin dagli esordi e la schiena costellata dal tatuaggio “Velocità, fango e gloria”. A ottobre è uscito un film dedicato al suo talento “Tony Cairoli the movie”. SICILIANO VOLANTE
2 – Carlo Ancelotti: Reggiolo, 10 giugno 1959, allenatore. Partiamo dal soprannome che la stampa spagnola gli ha affibbiato “Carlo Magno”. Pietra miliare delle panchine. Con la Champions League vinta in maggio con il Real Madrid è salito a quota 5, tre da tecnico e due da calciatore. Con le due ottenute alla guida del Milan e con quella vinta con i “blancos” ha raggiunto Robert “Bob” Paisley, allenatore del Liverpool tra gli anni ’70 e ’80, ed è diventato primatista di Champions da allantore. Il 20 dicembre, contro il San Lorenzo, ha vinto anche il Mondiale per club. La sua marcia sembra inarrestabile e Madrid è ai piedi di Re Carletto. UOMO DI COPPA
1 – Vincenzo Nibali: Messina, 14 novembre 1984, ciclista. Erano 16 lunghi anni che l’Italia aspettava un uomo capace di arrivare in giallo sotto l’Arco di Trionfo a Parigi al “Tour de France” e dopo Marco Pantani, 1998, nel 2014 Vincenzo Nibali ha ottenuto la gioia più grande. Una partenza di stagione travagliata, quando lo “Squalo dello stretto” ha posato le ruote in Francia non ha sbagliato nulla. Ha demolito gli avversari annichilendoli e mettendo a tacere qualsiasi voce. Con la vittoria al Tour è diventato il sesto ciclista ad ottenere la “Tripla Corona”, onorificenza che ottiene chi trionfa in tutti e tre i grandi giri, avendo vinto precedentemente la Vuelta nel 2010 e il Giro nel 2013. Il volto dello sport italiano 2014 è lui. DI FURORE E LEALTA’
Lorenzo Cafarchio