Roma, 2 gen – Per quanto risulti stucchevole, perbenista e anti-nazionale la retorica che usa contrapporre i mali italiani a quanto accade “nei paesi normali”, è davvero difficile immaginare Parigi, Berlino o Madrid nella situazione in cui si è trovata Roma durante la nottata di San Silvestro.
Una notte a rischio dal punto di vista dell’ordine pubblico, con circa 600mila persone che arrivano nella capitale da ogni parte d’Italia e l’alcol a fiumi che certo non semplifica le cose. Per assicurare il normale svolgimento dei festeggiamenti ci sarebbero voluti almeno 700 vigili in giro per le strade. E invece ce ne erano solo 470. L’83,5% dei vigili ha infatti fatto registrare “misteriose” assenze dell’ultim’ora, motivate da malattia, donazione sangue, legge 104, legge 53 art. 19 ecc.
Ma non è tutto. Oltre all’ordine pubblico, quando in città scendono in piazza 600nila persone c’è anche la necessità di assicurare spostamenti efficienti, sicuri e puntuali. E invece romani e non che la sera del 31 hanno avuto la bella idea di spostarsi per Roma in metropolitana hanno potuto leggere sulle banchine delle stazioni la scritta: “Causa mancanza personale frequenza dei treni a 30’ di attesa”.
Del resto già nel tardo pomeriggio del 31 il servizio di informazione “Info Atac” su Twitter avvisava: “Metro A-B-B1 attive sino ore 2.30; dalle 23.30 in base disponibilità personale viaggiante frequenza può raggiungere 30’”. Il che non rende la cosa più accettabile e dimostra che a Roma, ma non solo, la rifondazione di un minimo di vivere civile non passa per qualche indagine eclatante e qualche nome grosso sbattuto in prima pagina.
Giorgio Nigra