Roma, 10 dic – Addio a Paolo Rossi. L’ex calciatore campione del mondo con l’Italia nel 1982 è morto a 64 anni, sconfitto da un male incurabile. Ne ha dato notizia nella notte la moglie Federica Cappelletti, sul suo profilo Instagram. “Per sempre“, ha scritto la Cappelletti pubblicando sul social una foto di lei col marito. A distanza di pochissimo annunciava la scomparsa di “Pablito” anche il vicedirettore di RaiSport, Enrico Varriale. “Una notizia tristissima, ci ha lasciato” un “indimenticabile, che ci ha fatto innamorare tutti in quell’estate dell’82 e che è stato prezioso e competente compagno di lavoro negli ultimi anni”.
Paolo “Pablito” Rossi, l’eroe del Mundial 1982
Nato a Prato il 23 settembre del 1956, “Pablito” si aggiudicò anche il titolo di capocannoniere in quel Mondiale di Spagna del 1982 vinto con il ct Enzo Bearzot. Stesso anno in cui vinse il Pallone d’oro. Memorabile in quel Campionato del mondo la sua tripletta rifilata al Brasile di Zico(3-2), immortalata anche nella sua autobiografia “Ho fatto piangere il Brasile“. Rossi in quel Mondiale segnò ancora, facendo sognare tutti gli italiani: una doppietta in semifinale alla Polonia e uno dei tre gol della finale, vinta contro la Germania (3-1).
Dal LaneRossi Vicenza agli scudetti con la Juve
Con la Juventus di Giovanni Trapattoni negli anni ’80 ha vinto due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa delle coppe, una Supercoppa europea e la Coppa dei campioni nel 1985. Rossi si fece notare nel LaneRossi Vicenza, e passato poi al Perugia e di lì alla Juventus (aveva anche rifiutato di andare al Napoli). Dopo la Juve andò al Milan, prima di chiudere la carriera a Verona. Insieme a Roberto Baggio e Bobo Vieri detiene il record di gol azzurri ai Mondali con 9 reti. E’ stato il primo giocatore, poi eguagliato da Ronaldo, a vincere nelle stesso anno il Mondiale, il titolo di capocannoniere e il Pallone d’oro. Poi era diventato garbato opinionista e voce tecnica per Rai e Mediaset. Nel 2004 era stato inserito nel Fifa 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla stessa Fifa in occasione del centenario della federazione. Il grande campione se ne va pochi giorni dopo la scomparsa di Maradona. Lascia la moglie, Federica, e tre figli: Sofia Elena, Maria Vittoria e Alessandro.
Ludovica Colli
2 comments
La pochezza dell’ Italia era rappresenta (nel bene) da te, Pablito, e (nel male) dai “Presidenti”. A…Dio, da un b/n per adolescenziale attrazione cromatica (altro che arcobaleno!).
…il primo mondiale vissuto da “tifoso cosciente” lo sentivo come erede di Bettega, non lo dimenticherò mai! Grazie Pablito!