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Europa League e Conference, ecco i quarti: c’è il “derby” Milan-Roma

by Marco Battistini
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Roma, 16 mar – Crollano – una dopo l’altra – le italiane nella coppa dalle grandi orecchie. Ma non si vive di sola Champions: in Europa League e Conference, al contrario, avanzano tutte le nostre rappresentanti. Dalla settimana dolceamara di pallone continentale rimangono i verdetti del campo e quelli dell’urna di Nyon. Ma andiamo nel dettaglio.

Champions League, un tracollo evitabile?

Partiamo dall’ex Coppa dei Campioni. A fronte di quanto dimostrato nelle gare di andata – senza dimenticare rapporti di forza e difficoltà stagionali (anche) delle avversarie – i tonfi di Lazio, Napoli e Inter fanno, se vogliamo, notizia. La capolista ha fallito il proprio esame di maturità nella gara più importante dell’anno. Molle in difesa, imprecisa nel mezzo e sprecona, come tre settimane or sono, davanti. Si poteva fare di più contro questo Atletico. In particolar modo a Madrid, dove i nerazzurri sono parsi copia sbiadita – o forse troppo prudente – della spavalda squadra ammirata nel corso dell’annata.

Anche i partenopei dovrebbero mangiarsi le mani. Al cospetto di un Barcellona ormai normalizzato gli azzurri sono colpevolmente scesi sul rettangolo verde del Lluís Companys con “un quarto d’ora di ritardo”. È vero, gli uomini di Calzona hanno riaperto subito la disputa  e manca un rigore su Osimhen – non ci piace parlare di arbitri, ma nelle coppe si va avanti anche per episodi. Però il grande rammarico resta. Diverso il discorso per la compagine capitolina, sulla carta nettamente inferiore al Bayern Monaco. Eppure dopo la bella prova casalinga di un mese fa ci saremmo aspettati un atteggiamento mentale meno arrendevole in casa dei bavaresi.

Europa League e Conference: i risultati delle italiane

Passiamo alle note positive. Ovvero a Europa League, Conference e ai risultati delle italiane. Già avanti con i lavori dopo la gara d’andata, nel tardo pomeriggio di giovedì il Milan ha chiuso la pratica Slavia Praga nell’ultimo quarto d’ora della prima frazione. Tre reti (a una, subita solo nel finale di gara) e, particolare da non sottovalutare, la sensazione che questo Leão si stia riavvicinando alla sua versione migliore. Dopo la larga affermazione dell’Olimpico, sconfitta indolore invece per la Roma (1-0 in casa del Brighton). Vince – in rimonta – anche l’Atalanta. Gli orobici, sotto alla mezz’ora, ringraziano Scamacca. L’avanti nerazzurro da il là e poi concretizza l’azione del risolutorio 2-1.

Scendendo, la Fiorentina segna, soffre e infine elimina il Maccabi. Con il pirotecnico successo di Haifa in tasca, ai gigliati basta il pareggio con un gol per parte. Considerando anche campionato (dove ovviamente l’obiettivo è una qualificazione continentale) e Coppa Italia, proprio Viola e Dea sono le uniche compagini ancora in corsa su tutti e tre i fronti.

Milan-Roma da una parte, Liverpool-Atalanta dall’altra

Bene sul campo, meno nell’urna. Sì, perché con tre compagini qualificate ai quarti di EL bisognava assolutamente evitare un sanguinoso derby e l’accoppiamento con il favoritissimo Liverpool. Risultato? Milan-Roma come primo estratto e bergamaschi accoppiati alla capolista di Premier League. Trattasi, da una parte del tabellone, del ventesimo incontro europeo tra italiane: il primo risale al 1985 (Juventus-Verona). L’ultimo è la recente stracittadina meneghina della scorsa Champions League. A proposito, giusto per evidenziare l’alto livello della fu Coppa Uefa: tra le otto provenienti dalla massima competizione continentale, solamente i rossoneri sono ancora in gioco. Dall’altro lato i Reds non hanno bisogno di presentazioni. Anche perché – dal 2018 ad oggi – per il Live bird sarà l’ottavo incrocio con una nostra rappresentante.

Tra Pioli e De Rossi chi passa beccherà la vincente Bayer Leverkusen-West Ham (ovvero probabili campioni di Germania contro detentori della Conference). Se a Scalvini e soci riuscisse poi l’impresa ecco una tra Benfica e Marsiglia. E a quel punto sognare una finale tutta italiana non sarebbe più utopia.

Fiorentina con vista semifinale

Va decisamente meglio il sorteggio di Conference. La Fiorentina infatti pesca i modesti cechi del Viktoria Plzen – con il leggero vantaggio di giocare la seconda partita al Franchi. Se la Viola farà il proprio dovere troverà Bruges o Paok Salonicco (belgi favoriti sulla società greca). Evitata quindi l’altra favorita. Ovvero l’Aston Villa, di scena con l’insidioso Lilla. Completano il quadro l’Olympiacos e quel Fenerbahce pieno di nostre vecchie conoscenze – oltre a Bonucci: Müldür, Becão, Krunic, Ünder e Dzeko.

Avanti, a piccoli passi. Entrambe le competizioni torneranno giovedì 11 aprile, gare di ritorno la settimana successiva. Il progressivo riscatto del pallone italico – e un importantissimo ulteriore posto nella Champions 2024/25 – passa ora dalle giocate delle quattro superstiti in Europa League e Conference.

Marco Battistini

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