Home » Inter-Juventus, un duello che farà bene…alla Nazionale

Inter-Juventus, un duello che farà bene…alla Nazionale

by Marco Battistini
0 commento

Roma, 4 feb – Non solo scudetto, c’è vita oltre al campionato. Nelle molteplici chiavi di lettura che Inter-Juventus ci offre – questioni di storia, blasone e veleni vari – ne esiste una alla quale teniamo in particolar modo, ossia l’apporto concreto delle due contendenti alla nostra amata Nazionale. Come è ovvio che sia, il percorso della selezione azzurra e quello delle società non viaggia mai su binari paralleli. Anzi i punti d’incontro e di scambio sono davvero tanti. Vediamo perché.

Un Europeo da difendere

Nel caso specifico vincere aiuta a vincere. Tradotto in altri termini: lottare per obiettivi importanti durante l’anno serve a sviluppare – nel giocatore come nel gruppo – un certo tipo di mentalità. Una propensione al risultato, se così vogliamo chiamarla, portata in dote a Coverciano al momento delle convocazioni.

Alle porte abbiamo un titolo europeo da difendere con le unghie con i denti. E’ vero, nell’ultima itinerante edizione – disputata tra nei mesi di giugno e luglio 2021 – gli allora campioni d’Italia (l’Inter appunto) si presentavano al via con due soli giocatori. Barella, titolare fisso, e Bastoni, emergente rincalzo – utilizzato a passaggio del girone già avvenuto. Ma non dobbiamo dimenticare che a trainare quel gruppo, soprattutto a livello mentale, fu la cerniera difensiva composta dai pluriscudettati (questa volta in bianconero) Bonucci e Chiellini. Nell’economia del torneo risultò poi davvero utile anche il minutaggio del dimenticato Bernardeschi. L’attaccante, oggi al Toronto, veniva comunque da tre tricolori di fila.

Inter-Juventus in Nazionale: difesa bianconerazzurra?

Ci possiamo scommettere, l’Italia che si presenterà in Germania da campione in carica avrà forti tinte bianconerazzurre. In particolare in difesa e nel reparto nevralgico. Sì, perché  nell’ipotetica linea a quattro la retroguardia potrebbe essere composta da soli giocatori di Inter e Juventus. Di Lorenzo permettendo (prestazioni e quotazioni del capitano partenopeo sono in calo), a destra si giocano una maglia anche Darmian e – probabilmente – Cambiaso.

Il soldatino interista garantisce esperienza ed affidabilità, l’emergente juventino gamba, tecnica e voglia di arrivare. Entrambi polivalenti, possono in caso di necessità giocare sulla mancina. Corsia questa, presidiata senza se e senza ma dall’ottimo Dimarco. Per il terzino dal piede educato parlano i numeri stagionali: tre reti, sette assist e almeno un’altra decina di giocate decisive (quelle che gli statistici del pallone chiamano “partecipazione ai gol”).

Inter-Juventus in Nazionale è anche una questione di difensori centrali. L’elegante Bastoni, ora punto fermo del pacchetto arretrato, assicura tenuta difensiva e qualità nell’impostazione. A suo agio sia nella costruzione dal basso che nelle trequarti avversarie, in maglia azzurra dovrà interpretare il proprio ruolo in maniera leggermente diversa. Di fianco al novantacinque meneghino, potremmo trovare uno tra Acerbi e Gatti, presente e futuro dell’italica generazione di marcatori. 

Barella, Frattesi, Chiesa e le possibili sorprese

Certezze sull’asse Milano-Torino anche per quel che riguarda il centrocampo. Se Barella è ormai un giocatore totale, il socio di reparto Frattesi – nonostante un minutaggio al limite dell’insufficienza – sta crescendo a vista d’occhio. Soprattutto tatticamente. Saranno loro le mezzali d’assalto del 4-3-3 spallettiano. Compito di fondamentale importanza data la cronica assenza di (almeno) un centravanti di portata mondiale.

Con il tecnico di Certaldo è tornato poi “convocabile” anche Locatelli. Allegri non se n’è praticamente mai privato: un intero campionato a reggere gli equilibri di una mezzeria bianconera in lotta per lo scudetto sarà di sicuro un bel biglietto da visita in vista delle scelte definitive. Rimanendo in casa Juve ci sbilanciamo in favore di due possibili sorprese: Miretti – classe 2003, nel giro dell’Under 21 – e Rovella (per la precisione il 2001 è in prestito alla Lazio). 

L’ultimo bianconerazzurro in ordine di ruolo è Chiesa. Federico – per chi scrive potenzialmente devastante come esterno in un tridente – ormai non ha più bisogno di presentazioni. Inter-Juventus (forse) indirizzerà il campionato: ma al di là di chi a maggio si aggiudicherà il tricolore, questo serrato duello non può che fare bene a tutto il movimento, Nazionale compresa.

Marco Battistini

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati