Ad esempio, il campo ha evidenziato l’importanza di un giovanissimo italiano arrivato all’Inter solamente da pochi mesi, ma diventato fondamentale, imprescindibile e determinante per gli equilibri della squadra di Pioli: l’ottimo Gagliardini, reduce dalla trasferta azzurra. A fare da contraltare al centrocampista bergamasco ci ha pensato Brozovic, creatore dell’hashtag “epic brozo”, ma autore di una partita che di epico non aveva proprio nulla. Epico, invece, è stato l’errore di Icardi a pochi passi dalla porta su assist di Candreva. Non sappiamo se lo scriverà nella futura riedizione dell’ormai celebre autobiografia, ma è palese che ieri l’Inter sia stata tradita dal suo stesso capitano, sul quale si esprimevano dei dubbi tramite queste colonne poche settimane fa, dopo la tripletta ai danni dell’Atalanta.
L’Inter saluta dunque la Champions League, rimane attaccata al treno per l’Europa League e aspetta il derby che incombe a tutta velocità. Giù il cappello, però, ai tifosi nerazzurri che, nonostante gli orari insoliti- eufemismo dettato dal calcio moderno- e l’ennesima stagione opaca della propria squadra, hanno presenziato a San Siro in gran numero.
Giacomo Bianchini