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Come migliorare la qualità dell’acqua con un impianto di trattamento mobile

by La Redazione
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L’acqua potabile è per tutti un bene primario, ma molte aree della terra ne sono ancora sprovviste. Alcune zone ne hanno accesso a una quantità limitata, altre non ne dispongono affatto, con conseguenze sull’approvvigionamento e sulla salute degli individui. La tecnologia, però, negli ultimi anni ha fatto passi da gigante, proponendo soluzioni di depurazione innovative ed efficienti.

È così che oggi è possibile ottenere impianti per il trattamento delle acque anche in luoghi fino a poco tempo fa considerati inaccessibili, aree in cui la natura è più ostile, ma adatte ad accogliere le nuove tecnologie.

Nasce da questi principi il concept di Emwg, azienda operante nel settore dell’acqua potabile, specializzata nella progettazione, realizzazione e implementazione di sistemi.

A chi si rivolge Emwg

Il team di ingegneri di Emwg collabora da sempre con diverse realtà affinché l’acqua potabile possa arrivare ovunque. Si interfaccia con enti pubblici per la gestione delle acque in ambito territoriale, ma fornisce soluzioni anche a enti non governativi, offrendo proposte a livello nazionale e mondiale.

Per farlo, si avvale di un team di ingegneri operanti nel capo della purificazione delle acque, esperti che negli anni sono riusciti a progettare e sviluppare una serie di sistemi di tipo mobile.

Impianti di trattamento mobile

Gli impianti mobili realizzati da Emwg nascono per produrre acqua potabile sfruttando fonti idriche altrimenti non utilizzabili, come fiumi, pozzi, serbatoi o le cosiddette acque salmastre. Si tratta di acque naturalmente presenti in natura, ma non idonee all’utilizzo umano, sulle quali sistemi di Emwg possono operare grazie soprattutto alla loro movibilità.

Le unità mobili di acqua potabile, infatti, possono essere trasportate ovunque tramite rimorchio, e arrivare così, con estrema facilità, anche nei luoghi più sperduti del pianeta.

Per questi motivi, rappresentano una scelta quasi scontata da parte di molte realtà: possono, infatti, garantire acqua sempre potabile ai campi di accoglienza, alle tendopoli post-calamità naturali, ma anche a ospedali e corpi militari.

Il sistema Blue Twins per depurare le acque

Per il trattamento delle acque in situazioni limite, il team di ingegneri di Emwg ha sviluppato Blue Twins, un sistema movibile e dall’assetto ultra compatto, in grado di trattare acque provenienti da fiumi, da laghi, dal sottosuolo o da serbatoi artificiali.

Oltre a essere adatto a ogni tipologia di trasporto, il modulo di Blue Twins viene consegnato già pronto per il primo utilizzo: non richiede alcuna manodopera né montaggio, e può essere collocata facilmente da due persone.

Il beneficio più importante di cui gode questo sistema è il fatto di poter operare anche in assenza di linea elettrica: la pompa di aspirazione può contare su un funzionamento diesel, che su richiesta può essere sostituito da tecnologia a energia solare o eolica.

Blue B Island: da acqua salmastra ad acqua potabile

Tra i numerosi sistemi mobili per il trattamento delle acque c’è Blue B System, un modulo che consente di ottenere acqua potabile a partire da acqua salmastra.

A tal fine, utilizza il cosiddetto sistema Blue Filter, che si occupa di una filtrazione di tipo preliminare, in aggiunta all’unità Blue B Island di osmosi inversa, basata su un generatore di cloro, il cui funzionamento è assicurato dall’utilizzo di acqua e semplice sale da cucina.

È così che l’acqua salmastra, filtrata dalla prima unità, viene condotta nel sistema di osmosi inversa per l’affinamento finale, che le restituisce la re-mineralizzazione e, non ultima, la disinfezione.

Blue Lamella: per acque a elevata torbidità

Un altro sistema innovativo per il trattamento delle acque è Blue Lamella, un modulo che il team di Emwg ha progettato per ottenere acqua potabile da fonti di elevata torbidità. Si tratta di un progetto molto semplice, che può essere provvisto di un carrello, per agevolare lo spostamento su diverse aree o tra una zona e l’altra dello stesso sito.

Per il suo funzionamento, questo modulo può attingere acqua da laghi, fiumi, serbatoi pluviali o pozzi poco profondi, ed è utilizzabile in tutti quei paesi in cui la stagione delle piogge, pur donando al terreno molta acqua, non ne consente l’utilizzo a causa della presenza di grossi depositi di fanghiglia.

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Fabio Crociato 25 Aprile 2020 - 1:36

Interessante, ho visto il sito ma mancano molti dati tecnici e soprattutto l’ incidenza dei costi di manutenzione e ricambi. Grazie comunque.

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