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Le meraviglie della Sardegna tra mare incontaminato, natura selvaggia e tradizioni millenarie

by Redazione
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Le bellezze naturali, le tradizioni millenarie e la cultura della Sardegna rappresentano un unicum nel panorama turistico europeo e mondiale: l’isola trabocca di bellezza e unicità che la rendono un’autentica perla incastonata nel Mediterraneo. Il mare più incontaminato, la natura selvaggia, la cucina superba tramandata da generazioni e che affonda le proprie radici nei secoli, l’accoglienza schietta e sincera degli abitanti: un vero paradiso terrestre che lascia nel cuore di chi la visita il desiderio di ritornarvi. Qui di seguito un viaggio attraverso le meraviglie di un’isola che non ha eguali nel mondo.

Meraviglie della Sardegna: la Costa Smeralda

Basta dire «Sardegna» e la mente corre subito alla bellissima Costa Smeralda, rinomata per le spiagge adamantine e l’incredibile colore delle acque nelle insenature. Le sette isole dell’arcipelago della Maddalena sono un autentico paradiso terrestre; indimenticabile è la spiaggia di Budelli, dalla sabbia rosa per via di un sedimento appartenente a un piccolo organismo che aderisce a conchiglie e alghe. Nell’entroterra la macchia mediterranea domina incontrastata.

Stintino e la Baia di Chia

Stintino è un piccolo borgo dove il tempo sembra essersi fermato e le tradizioni più antiche  permangono grazie alla volontà dell’orgogliosa popolazione locale. Dal centro abitato si  accede facilmente alla spiaggia, una distesa paradisiaca di sabbia bianchissima, e alla Torre Aragonese. Per chi volesse bearsi della vista dei fenicotteri rosa c’è il Golfo degli Angeli nel quale si incastona la Baia di Chia, ambiente di nidificazione del raro volatile.

Il Golfo di Orosei e Tiscali

Tra gole e canyon suggestivi ci spostiamo verso il quadrante centro orientale della Sardegna, per arrivare al Golfo di Orosei, dove ci attendono le Grotte del Bue Marino, ricche di incredibile concrezioni calcaree (stalattiti e stalagmiti). Dal Golfo si accede all’affascinante Gola di Su Gorroppu, un canyon naturale che attira turisti da tutto il mondo. Per chi ama la natura è obbligatoria una tappa al Parco nazionale dell’Asinara, immerso nella natura selvaggia tra fiori e animali di ogni tipo, e il Parco regionale della Limbara, caratterizzato da una distesa di boschi nella cornice di catene montuose granitiche con vista mozzafiato fino alla costa e valli verdeggianti.
Non si può dire di avere visitato la Sardegna, infine, senza aver fatto tappa presso il villaggio di Tiscali e il suo sito archeologico di natura nuragica. Sulla sommità del monte omonimo si trova un’enorme dolina carsica all’interno della quale si trovano i resti dell’insediamento, costruito nel corso dell’Età Nuragica (XV/XIV – IX/VIII secolo a.C.) e ristrutturato durante l’Età romana.

Come arrivare in Sardegna

L’isola sarda è raggiungibile via mare o con l’aereo (attraverso gli aeroporti di Olbia, Cagliari e Alghero). Il traffico maggiore arriva attraverso i traghetti, che salpano non solo dal “Continente” (cioè lo stivale italiano: Civitavecchia, Genova, Livorno, Napoli, Piombino, Salerno e Savona) ma anche dalla Corsica (Ajaccio, Bonifacio e Porto Vecchio), la Francia (Nizza e Tolone), la Sicilia (Palermo e Trapani) e la Spagna (Barcellona).
L’acquisto dei biglietti, prima prerogativa delle agenzie di viaggio, è ormai agevole su internet. Oltre ai siti delle compagnie, sono nati portali specialistici come Netferry (raggiungibile su https://it.netferry.com/traghetti/per/sardegna) per fare ordine fra le offerte delle compagnie che svolgono il servizio, per gestire meglio eventuali scali e trovare le offerte migliori.

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