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Grillo torna in ginocchio da Farage, ma in Europa il M5S perde pezzi

by Davide Di Stefano
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Grillo Farage AffronteBruxelles, 11 gen – La figuraccia di Grillo in Europa non poteva non avere conseguenze. E così dopo la porta in faccia sbattuta dagli europeisti liberali dell’Alde sul muso dei 5 Stelle, con questi ultimi costretti a tornare con le pive nel sacco a casa dell'”amante tradito” Nigel Farage, i pentastellati iniziano a perdere pezzi anche in Europa. Perché se tra Camera e Senato erano stati una quarantina i parlamentari persi, a Bruxelles finora il MoVimento aveva retto. Marco Affronte è il nome del primo eurodeputato pentastellato che dice addio a Grillo in Europa, passando al gruppo dei Verdi guidato da Monica Frassoni. In un primo momento era dato per certa anche l’uscita di Daniela Aiuto, ma la diretta interessata ha smentito il passaggio ai Verdi con un tweet. Il gruppo voterà per l’approvazione dell’ingresso nel pomeriggio, ma non dovrebbero esserci sorprese. Affronte, considerato vicino al sindaco di Parma Pizzarotti, parla di una “decisione sofferta” ma sottolinea come non ci siano più “le condizioni per restare”. Affronte era stato spesso critico con la direzione verticistica dei 5 Stelle. La votazione online sull’adesione all’Alde, indetta secondo lui in fretta e furia e “lasciando all’oscuro tutti gli eurodeputati 5 Stelle”, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Secondo i rumors ci sarebbero altri eurodeputati 5 Stelle in uscita, tra cui il lombardo Marco Zanni. Eurodeputati che sarebbero anche disposti a pagare l’esosa penale prevista dal regolamento, visto che chi non rispetta la linea dettata dai vertici rischia di dover tirare fuori 250mila Euro. Molto critico e vicino all’addio è stato anche Dario Tamburrano, autore di un post molto duro contro i vertici 5 Stelle, in cui l’intesa con l’Alde veniva definito un “accordo schifoso” e la consultazione online una “votazione farlocca”. Toni ammorbiditi dal rientro nell’Efdd insieme allo Ukip di Farage, “additato da molti come un mostro ma dimostratosi un vero Lord” secondo Tamburrano. Nonostante il tradimento, il leader dello Ukip ha accolto nuovamente gli eurodeputati 5 Stelle, ma solo dopo una telefonata chiarificatrice avuta con Grillo. Farage è ora però in una condizione di forza e detta le condizioni, tra cui le dimissioni dell’eurodeputato David Borrelli dalla carica di co-presidenza del gruppo Efdd (confermate da Grillo). Borrelli è stato proprio l’uomo che ha lavorato dietro le quinte all’accordo con i liberali dell’Alde; da sempre convinto “europeista”, stimato anche da Monti, è uno degli uomini più vicini alla Casaleggio, visto che insieme proprio a Davide Casaleggio e Max Bugani, è uno dei tre “triumviri” della piattaforma Rosseau, il sistema operativo pentastellato per la “democrazia diretta”.

Tra le altre condizioni imposte da Farage potrebbeesserci la riununcia da parte dei deputati grillini delle commissioni sull’Ambiente e quella sui Diritti Civili e Immigrazione, ruoli che allo Ukip finora erano interessati meno e che avevano consentito ai 5 Stelle di godere di una certa autonomia, soprattutto sui temi su cui la vicinanza con lo Ukip è pari a zero. Dunque, con il fallito accordo con l’Alde, il MoVimento 5 Stelle non rimedia solo una figuraccia internazionale e il rischio di numerose scissioni interne, ma anche una forte limitazione della propria autonomia e del proprio peso a Bruxelles. Grillo nel frattempo lancia strali contro il capogruppo dell’Alde, Guy Verhofstadt , che secondo il comico genovese “dovrebbe solo vergognarsi, perché da meschino si è piegato alle pressioni dell’establishment”. Più che piegarsi alle pressioni dell’establishment qualcuno dovrebbe spiegare a Grillo che l’Alde rappresenta l’establishment, e che a piegarsi era stato, volontariamente, il MoVimento 5 Stelle. Che ora, sempre attraverso le parole del “Garante” del MoVimento e del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, rilancia le proprie posizioni anti Euro. Il giorno dopo della porta in faccia ricevuta da uno dei gruppi più europeisti. Se non sono le comiche finali queste poco ci manca.

Davide Di Stefano

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Joe Vil 11 Gennaio 2017 - 8:03

Mancó la coerenza oltre al coraggio!

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