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Aveva 6 chili di droga in casa, arrestato cantante antifascista di Assalti Frontali. Lui si giustifica: “Non sto lavorando”

by Ilaria Paoletti
2 comments
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Roma, 31 ott – Pensavate che l’antifascismo pagasse? Bé, forse non abbastanza. Lo sa bene Pol G, cantante degli Assalti Frontali (storico gruppo rap romano legato ai centri sociali), che è stato arrestato dai Finanzieri perché in casa sua c’erano 6 chili di droga e, in tempo di crisi, si è dedicato a mestiere dello spaccio.

Il rapper degli Assalti Frontali: “Non lavoro”

Secondo Il Messaggero, quando il cantante di “Fascisti in doppiopetto” ha aperto la porta ai finanzieri, era in stato confusionale e avrebbe provato a giustificare la sua attività di spaccio così: “In questo periodo non lavoro, non faccio concerti, devo arrangiarmi in qualche modo…“. Giustamente, da bravo antifascista militante, invece di scendere il piazza e protestare o fare il rider come i proletari, spaccia (e consuma).

Bilancini e bustine per vendere droga

Pol G, che con gli Assalti Frontali parla di una Roma meticcia, secondo un cliché stantio ovviamente vive al Pigneto. In casa sua vi era un enorme quantitativo di droga (marijuana e hashish), suddiviso in diverse bustine pronte per la vendita. Trovati nell’abitazione del cantante degli Assalti Frontali anche altri attrezzi del mestiere, come bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.

Leggi anche – Musica (conformista) e concerti (in nero): così i centri sociali fanno business

Gli “assalti frontali” delle Fiamme Gialle

Ciò che ha insospettito le forze dell’ordine in merito all’occupazione lavorativa del membro degli Assalti Frontali è stato a quanto pare l’andirivieni di persone vicino alla palazzina in cui abita il rapper. Così le Fiamme Gialle del terzo Nucleo Operativo Metropolitano hanno deciso di vederci chiaro e di intervenire. Il cantante degli Assalti Frontali, incensurato, è stato processato per direttissima ed è stato condannato a pagare una multa di 20.000 euro con obbligo di firma quotidiano. Poverino, d’altronde anche tutto il circuito dei centri sociali ha chiuso, il ritorno economico della sua rabbia contro il sistema è sparito. Poteva chiedere il reddito di cittadinanza …

Ilaria Paoletti

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2 comments

fabio crociato 31 Ottobre 2020 - 5:07

Ma che strano, ma va là…

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jenablindata 31 Ottobre 2020 - 5:23

solita storia….
a sinistra odiano i cosidetti “fascisti”
(sempre ammesso che qualcuno possa essere ancora considerato davvero fascista,oggi)
non tanto per i trascorsi storici,
che ormai sono vecchi come le piramidi…
bensì perchè tuttora sono gli unici che portano avanti una idea di
stato forte,
pulizia,
decoro,
legge e ordine nella società.

e siccome nel vasto mondo dei sinistrati sono quasi tutti marci
fino all’anima (come questo tizio sopra)
ecco che quelli che cercando di tenere in rotta
e a galla la nave vengono odiati….

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