Alessandria, 5 nov – Spunta l’ipotesi attentato per l’esplosione di un cascinale nell’Alessandrino in cui hanno perso la vita tre pompieri, e altri due e un carabiniere sono rimasti feriti. “Il capo del Corpo ci ha radunato tutti per fare il punto della situazione questa mattina. Le bombole erano messe in modo da fare esplodere la palazzina. Quindi è stato un attentato studiato male“. Così un vigile del fuoco, in un audio in possesso dell’Adnkronos, racconta quanto accaduto questa mattina a Quargnento, in provincia di Alessandria. “Sembra che i colleghi sono arrivati che già c’era stata un’esplosione e mentre stavano dentro, dove c’erano queste bombole, c’è stata un’altra esplosione – dice ancora il vigile del fuoco – Sembra che sopra ci fossero degli inneschi proprio per far esplodere la palazzina. Questo è quello che ci ha detto il capo del Corpo”. “Ci sono state più esplosioni intervallate. Abbiamo trovato un timer“, dichiara il procuratore di Alessandria Enrico Cieri arrivato a Quargnento sul luogo della cascina esplosa.
La prima esplosione ha attivato i pompieri, morti nella seconda
Le esplosioni sono state due. La prima intorno a mezzanotte. I vicini, che abitano a meno di cento metri, hanno chiamato i vigili del fuoco, arrivati poco dopo. Verso l’una e un quarto la seconda esplosione, molto più forte, tanto da far crollare anche una casa attigua. Dentro c’erano i vigili che stavano facendo il sopralluogo. Sul posto sono state ritrovate bombole di gas inesplose, inneschi rudimentali e un timer impostato sull’1:30. Tutti elementi che portano alla pista del dolo. “Stiamo esaminando i reperti che abbiamo trovato – dichiara Cieri – stiamo scavando tra le macerie abbiamo trovato un timer e una bombola di gas che è stata sequestrata e tutto questo ci fa pensare che l’esplosione sia stata voluta e deliberatamente determinata”. Infine il procuratore spiega che “ora dobbiamo proseguire con gli accertamenti stiamo lavorando per capire chi e cosa ha causato questa tragedia”.
Il cordoglio delle istituzioni
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato al prefetto Salvatore Mulas, Capo dipartimento dei vigili del fuoco, un messaggio di cordoglio: “In questa dolorosa circostanza desidero esprimere a lei e al Corpo nazionale dei vigili del fuoco la mia solidale vicinanza, rinnovando il profondo sentimento di fiducia e di riconoscenza per la generosa dedizione al servizio della collettività”. Anche il premier Giuseppe Conte ha espresso “solidarietà e pieno sostegno ai vigili del fuoco, eroi sempre in prima linea per garantire la nostra incolumità“. Ha espresso il proprio cordoglio al Capo dipartimento dei vigili del fuoco anche il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Il titolare del Viminale ha voluto inviare alle famiglie delle vittime i sentimenti di commossa e sentita partecipazione al loro dolore.
Ludovica Colli
1 commento
Guarda caso, quando si tratta di fare lavori davvero pericolosi, a morire sono sempre gli uomini…