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Ancora crimini degli immigrati in Svezia: molestate ragazze in piscina

by La Redazione
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1452873942_baderegeln-2Stoccolma, 27 gen – Cosa succede in Svezia? Una settimana fa il video del profugo che picchia una donna in metro dopo un tentativo di scippo. L’altro ieri l’assassinio di un’operatrice in un centro di accoglienza. Oggi la notizia delle molestie subite da alcune ragazze da parte di immigrati, tutti richiedenti asilo in una piscina di Stoccolma. Più precisamente nelle piscine dell’Eriksdalsbadet, le più grandi della città, dove “casualmente” nell’ultimo periodo si riscontra un’impennata di molestie ai danni di ragazze giovanissime. Ora il centro sarà pattugliato da poliziotti in borghese e le vasche idromassaggio verranno divise per sesso. La Boldrini esulterà, stiamo acquisendo lo “stile di vita degli immigrati”, finalmente.

La questione relativa alle molestie degli immigrati nelle piscine sta diventando un fatto abitudinario in molti paesi del nord Europa, come testimoniano i divieti di accesso agli impianti per gli immigrati di sesso maschile stabiliti in alcune città del Belgio e della Germania. Nella cittadina belga di Kokzijdeil, il sindaco Marc Vanden Bussche, ha spiegato che “molte donne si sono lamentate perché si sentivano fissate e perché hanno notato che molti uomini scattavano loro delle foto. E’ un’escalation: prima non avevamo mai ricevuto proteste di questo tipo“. Strano, chissà come mai questa escalation in concomitanza con l’aumento esponenziale dei flussi migratori.

A Kokzijdeil a subire violenza è stata una ragazzina di 11 anni, palpeggiata da un iracheno di 23. Ma il sindaco non si scompone e ribadisce “dobbiamo insegnare loro il nostro modo di vivere e le regole da seguire quando vanno in piscina. Il divieto, comunque, non riguarderà i bambini e le loro madri”. Decisione, quella del divieto di ingresso per i rifugiati maschi, contestata da Theo Francken, segretario di Stato per l’Immigrazione del Belgio. “Non è mai saggio punire un intero gruppo per le trasgressioni di pochi. I richiedenti asilo vivono in centri aperti, sono liberi di andare a nuotare”. Con questa classe dirigente pro invasione i popoli europei possono dormire sogni tranquilli.

 

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