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Foggia, Arci porta immigrati in spiaggia: “Non sono mai stati al mare”

by Ilaria Paoletti
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Foggia, 9 lug – L’Arci di Foggia annuncia che porterà gli “ospiti rifugiati” al mare “vivendo le emozioni di una mattinata balneare come tanti italiani sono abituati a fare”.

Arci: “Spiaggia dopo il Mediterraneo col gommone”

L’associazione ha spiegato che: “Molti dei nostri ospiti accolti nei progetti destinati a rifugiati, non sono mai stati al mare o in spiaggia”. Sostiene altresì l’Arci come “sia importante che l’integrazione culturale e sociale passi anche attraverso queste attività di svago che per noi possono apparire banali ma per una famiglia che fugge dalla guerra, che ha attraversato il deserto, che è sbarcata in Italia dopo aver attraversato il Mediterraneo sui gommoni, è occasione di gioia e di serenità”. Verrebbe da rispondergli che questi immigrati il mare, in effetti, lo hanno visto e anche troppo.

Ma non è un’idea “originale”

Ma l’Arci di Foggia non è la prima a portare avanti queste iniziative: nel 2017, ad Ostia, quelli del centro sociale Baobab portarono un’ottantina di immigrati in spiaggia per “reagire” alle ronde contro gli abusivi in spiaggia portate avanti da CasaPound. Già all’epoca l’idea non si rivelò essere delle migliori, fu anzi molto criticata sui social perché sfruttava questi immigrati per un ritorno di visibilità. Un tempo i “rossi”, dediti alle famiglie operaie, portavano i bambini italiani in gita o gli facevano il doposcuola, che era per quelli che non se lo potevano permettere: adesso la sinistra è così presa e impegnata nel business dell’accoglienza da non avere nessuna attenzione per i bambini italiani. Salvo, ovviamente, un altro business: quello degli affidi illeciti.

Ilaria Paoletti

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8 comments

Fabrizio 9 Luglio 2019 - 5:17

Si avvicina il 20 luglio.
Salvini,….cosa aspetti?????

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Filippo 9 Luglio 2019 - 6:41

Mi sembra giusto, se noi italiani sbarcassimo in costa d’Avorio o in Senegal ci porterebbero sicuramente nell’entroterra a visitare la giungla o un altopiano desertico, magari a vedere dei gorilla o dei rinoceronti, giusto per farci svagare dopo un lungo e faticoso viaggio in mare.
Io penso che il politicamente corretto di cui la sinistra italiana è pregna fino al midollo sia una malattia gravissima che sta generando mostri quando non scade pure nel ridicolo.
Sono dei pazzi psicopatici che hanno capovolto il mondo e pretendono che tutti lo guardino capovolto pena essere accusati di essere nel migliore dei casi retrogradi, nel peggiore criminali xenofobi da eliminare dal consesso dei “civili” o da imprigionare.
Ma la ruota gira, stiano certi che gira!

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Marc 9 Luglio 2019 - 8:43

In un paese sempre più effeminizzato e snervato, questa è la “logica della maestrina” (quella che intercala “vergogna!” e “studia!”) “: che per giunta non ha mai pensato con la propria testa, ma ripete cose altrui (per noia e fretta d’andare a chattare su feccia-buco…).

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Tony 9 Luglio 2019 - 6:48

..stesso mare, stessa spiaggia….forse gli fanno fare anche un giro in barcone…

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SergioM 9 Luglio 2019 - 7:39

Fosse una battuta NON
farebbe ridere ….
Viene voglia di piangere
Ma che cazzo di idioti
sono il 30% degli italiani ?????

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Beppe 9 Luglio 2019 - 9:39

State zitti che è meglio

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riccardo 10 Luglio 2019 - 8:33

Con la stessa enfasi , nelle stesse zone , bisognerebbe all’ opposto , portare bambini italiani che non possono permetterselo , al mare …. poi mettiamo a confronto , chi riscuote più gradimento , penso che l’ arci del luogo , si sottererebbe , e’ un idea.

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SergioM 10 Luglio 2019 - 9:09

Corretto sig riccardo , le antiche colonie estive non erano un eden , ma hanno fatto vivere il mare a diversi miei coetanei , oltre ad offrire lavoro ad altri ,come educatori/educatrici .
Fa tristezza uno splendido edificio a Milano Marittima , abbandonato da decenni in una splendida pineta …..

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