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Bassetti ne dice una giusta: “Calcolate pazienti Covid solo se ospedalizzati con sintomi”

by Cristina Gauri
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Roma, 24 dic — Tra una performance canora, una sparata televisiva sui non vaccinati e qualche festa con gli amici, Matteo Bassetti riesce anche a trovare il tempo di rilasciare qualche dichiarazione sensata sull’epidemia di coronavirus. Per calcolare la reale portata della situazione emergenziale, è il pensiero del direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, non si dovrebbero considerare i dati relativi ai contagiati nella loro totalità, ma solo quelli che riguardano gli ospedalizzati con sintomi. Quelli che, in buona sostanza, vanno realmente a pesare sulle strutture sanitarie.

Bassetti: rivediamo i calcoli dei positivi

«Chiedo, da clinico infettivologo, che vengano considerati pazienti Covid coloro che presentano criteri clinici, con segni, sintomi della malattia», puntualizza, «e che non vengano considerati pazienti Covid quelli che entrano in ospedale per una ragione diversa da polmonite da Covid. Diversamente, continueremo ad arrovellarci nello stesso serpente». Per Bassetti «questa modalità di calcolo, a livello sia della colorazione delle regioni, che della situazione emergenziale» è «profondamente sbagliata».

Modalità vecchie

Per l’infettivologo è chiaro che ad oggi — con l’80% della popolazione vaccinata e un vaccino che sebbene non impedisce il contagio mitiga i sintomi di chi contrae l’infezione — è un errore basarsi su modalità di calcolo «che usavamo nella seconda e terza ondata». E’ incredibile doverlo precisare, e ancora più incredibile è che il ministero della Salute non abbia ancora pensato di apporre modifiche ai criteri di calcolo su cui si basa la portata dell’emergenza.

Poi Bassetti porta l’esempio della struttura da lui diretta. «In un ospedale come il San Martino, dove 3/4 dei ricoverati non hanno sintomi della patologia Covid, ma risultano positivi al virus e sono in ospedale per altre problematiche, non apportano il carico assistenziale dei pazienti della prima, seconda o terza ondata». Per questo, sottolinea Bassetti, «poiché quel calcolo era basato sul peso che il Covid apportava agli ospedali, oggi verifichiamo che quel peso è diverso».

Cristina Gauri

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3 comments

Prof. Massimo Sconvolto 25 Dicembre 2021 - 6:04

Invero dovrebbero rifare anche la conta dei morti per covid
https://massimosconvolto.wordpress.com/2021/09/20/improbabile/

gonfiati per far cagar sotto pusillanimi.

La morte è l’unica certezza dopo la nascita ed è realmente democratica perché non guarda in faccia a nessuno (Marchionne, Steve Jobs) perché averne paura?

Io ho più paura dei vivi perché potrebbero farti morire
https://massimosconvolto.wordpress.com/2021/09/20/improbabile/

per continuare a tenere in piedi case farmaceutiche fallite facendogli rientrare dalla finestra con pandebufale ad ogni crisi economica
https://massimosconvolto.wordpress.com/2020/03/21/boccalone-virus/

i soldi persi con la scadenza dei brevetti e l’avvento dei generici.

Comunque almeno per questa volta un plauso a Bassetti, speriamo che non sia solo un barlume ma riprenda completamente la lucidità.

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ovx 25 Dicembre 2021 - 2:56

Ovvio, questo lo capirebbe anche un demente. Che senso avrebbe calcolare le ospedalizzazioni inserendo in “classifica” anche i positivi asintomatici?!!

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Prof. Massimo Sconvolto 26 Dicembre 2021 - 12:54

Caro OVX io spero sempre di sbagliarmi, che esista ancora una possibilità, purtroppo mi confermi che non ci sarà mai via d’uscita perché la maggioranza è di ita(g)liani anziché Italiani e non lo capiscono.

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