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Bergamo, antifascisti bloccano l’ingresso della sede di Fratelli d’Italia. Viva la democrazia

by Cristina Gauri
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picchetto antifascista

Bergamo, 7 nov – Prove tecniche di “democrazia” in quel di Treviglio (Bergamo). Ieri sera il solito capannello di manifestanti antifascisti ha pensato di presidiare con un picchetto l’ingresso della nuova sede di Fratelli d’Italia, impedendo l’accesso ai militanti, giunti sul posto per poter partecipare alla riunione di sezione. ll fatto è accaduto a un mese di distanza dal primo episodio, quando il medesimo gruppetto di antagonisti si era parato davanti alla saracinesca per impedire la raccolta di firme contro lo ius soli. Anche questa volta si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine per ripristinare l’ordine.

La coordinatrice Valentina Tugnoli, che è anche la presidente della Commissione Pari Opportunità di Treviglio, ha attaccato sui sociali: “Se doveste definire la parola odio, pensereste a quello che hanno vissuto stasera dei militanti, ai quali è stato praticamente impedito di entrare nelle propria sede”, e che sono “stati accolti da diverse persone che urlavano parole vergognose chiamando una di loro per nome, quando noi manco sappiamo chi siano”. E prosegue: “Questo accade ogni volta che apriamo la nostra sede del circolo”. Lo riporta Il Giornale di Treviglio.

Questo invece è quanto dichiarato dall’onorevole Paola Frassinetti (FdI): “Dopo i gravissimi fatti contro la sede e i militanti di Fratelli d’Italia a Treviglio chiederò al ministro Lamorgese di garantire la sicurezza dei cittadini che frequentano le sedi di Fratelli d’Italia contro questi gruppi di facinorosi cosiddetti antifascisti che dovrebbero essere schedati come ‘incitatori d’odio’ dalla commissione Segre. L’interrogazione”, prosegue la Frassinetti, “chiede puntualmente al Ministro degli Interni quali iniziative intenda intraprendere contro questi fatti, palesemente di ‘istigazione all’odio’ e se ritiene di dover inviare gli atti relativi a tali fatti ad opera di gruppi antifascisti alla Commissione Segre, essendo palesemente atti di ‘istigazione all’odio’”. Aspetta e spera…

Cristina Gauri

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1 commento

SergioM 9 Novembre 2019 - 1:49

Cavolo ragazzi …. ma tirar fuori le palle ?????
Le zecche NON si avvicinavano alle sedi dell’ MSI , anche quando erano VUOTE !!!!!!
Certo , hanno ucciso , VIGLIACCAMENTE , molti Camerati ….. ma sempre colpendo alle spalle e 10/20 contro uno !!!!

E quando la brigata va in combattimento, i partigiani SCAPPANO veloci come il vento …. Bombe a mano e carezze col pugnal !!!!
Questa è la NOSTRA STORIA …… Eja

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