Roma, 13 ago – Il bollettino quotidiano del ministero della Salute fotografa un aumento di casi di coronavirus in Italia rispetto a ieri ma al contempo una situazione pressoché stabile per quanto riguarda i ricoveri in ospedale. Nelle ultime 24 ore i nuovi positivi registrati sono 523, ieri erano stati 481. Mentre le vittime sono in calo, oggi infatti sono morte 6 persone, ieri 10. Le regioni più colpite dai contagi nelle ultime 24 ore sono Veneto (+84), Lombardia (+74) e Sicilia (+42). Soltanto la Valle d’Aosta non ha registrato nuovi positivi.
I malati, ovvero gli attualmente positivi, sono ad oggi 14.081 (+230 rispetto alla giornata di ieri). Come detto però non c’è fortunatamente un forte incremento di ricoveri. In terapia intensiva vi sono 55 persone (+2 rispetto a ieri) e con sintomi in ospedale si trovano 786 pazienti (+7 rispetto a ieri). Questo significa che la maggior parte dei nuovi positivi sono asintomatici o paucisintomatici. Anche oggi in ogni caso diversi contagiati sono stranieri. A titolo esemplificativo in Sardegna dei 17 positivi di oggi, 12 sono immigrati irregolari e in Sicilia 5 risultano clandestini sbarcati da poco sulle coste dell’isola.
Lo spauracchio di un nuovo lockdown
Nel frattempo proseguono comunicazioni piuttosto allarmistiche e aleggiano spauracchi di un nuovo lockdown. In Puglia, l’epidemiologo Pierluigi Lopalco a capo della task force regionale per l’emergenza coronavirus, ha evocato esplicitamente una seconda ondata di coronavirus. “Penso che i casi registrati fra luglio e agosto”, in Puglia, “rappresentino l’innesco di una seconda ondata. Lo stesso innesco che a febbraio, semplicemente, non abbiamo rilevato e che poi ha provocato la grande ondata”. Dunque secondo Lopalco “le onde di oggi sono quelle di una mareggiata. Se siamo bravi a contenerle, probabilmente non svilupperanno lo tsunami”. E la governatrice della Calabria, Jole Santelli, ha disposto con un’ordinanza apposita la chiusura di tutte le attività che hanno attinenza con il ballo: ovvero discoteche, sale da ballo e locali assimilati com lidi balneari all’aperto e al chiuso.
Alessandro Della Guglia
2 comments
Mi piacerebbe capire in tutto questo pericolo di aumento di contagi la Libia non è elencata nelle nazioni da cui non si può arrivare ? mi piacerebbe capire perchè ci hanno segregati per più di un mese con possibilità di denuncia e non c è una possibilità di denuncia per chi consapevolmente non ferma o controlla seriamente chiunque arriva in Italia in modo lecito e illecito in compenso ci minacciano una nuova chiusura ma questa Italia sa cosa sta facendo di fronte alla Storia?
Ogni anno in Italia circa 500.000 persone contraggono una infezione ospedaliera.
Circa un decimo, cioè circa 50.000 persone, passa a miglior vita.
E vissero tutti felici e contenti.